Ancora una volta arriva la notizia che le energie rinnovabili potrebbero essere un metodo per far uscire l’Europa dalla crisi. Dopo che è stata confermata la notizia che entro il 2013 il solare sarà meno costoso del carbone, alcuni Paesi hanno cominciato a prendere in considerazione questa forma energetica. Ma siccome la Germania deve sempre fare la parte del leone, per mantenere il suo primato ha annunciato di voler costruire il parco fotovoltaico più potente d’Europa.
La notizia l’ha diffusa la rivista World Renewable Energy che riporta un progetto per un impianto da 91 MW di energia fotovoltaica che si andrà ad aggiungere ad uno già esistente che ne produce 60. E vista la nota efficienza tedesca pare che la costruzione possa partire già entro la fine dell’anno.
Dunque questo parco avrà una potenza totale di 151 MW, e sarà costruito (altro segno dei tempi che cambiano) su una vecchia miniera, segno che ormai non ci interessa più cosa c’è sotto terra, ma cosa c’è sopra. L’idea è venuta in quanto una delle polemiche che accompagnano lo sviluppo delle rinnovabili è proprio il fatto che si “mangiano” il terreno che sarebbe potuto essere dedicato ad altro. Riciclando la miniera è stato superato anche quest’ostacolo.
Il progetto così punta a superare il vecchio record europeo, stabilito sempre dai tedeschi, che avevano costruito una centrale da 78 MW (in appena 3 mesi!). Ma non c’è bisogno della rapidità di costruzione teutonica per raggiungere obiettivi così ambiziosi, visto che qualche mese fa è stata inaugurata una fattoria solare da 5 MW in Gran Bretagna che è stata tirata su in 6 settimane. Numeri da capogiro, visto che da noi ci vogliono diversi mesi solo per posare la prima pietra.
E per il futuro? Sembra che la tendenza di oggi, almeno in Nord Europa dove si sta molto attenti a questi aspetti, è quella di recuperare dei terreni inservibili per ricavarne centrali solari. Un altro esempio è una centrale da 1,4 MW ricavata da una vecchia miniera di stagno dismessa già da qualche anno, mentre oggi, sempre secondo la rivista, si starebbero prendendo in considerazione opere di bonifica di terreni degradati per installare i pannelli solari, oltre che sfruttare altre piattaforme oggi ancora sprecate come i tetti dei parcheggi.
[Fonte: Treehugger]