La maggior parte delle installazioni di pannelli solari nel 2011 è avvenuta in Europa. Nonostante il Vecchio Continente sia quello più colpito dalla crisi e quasi tutti i comparti di mercato siano crollati, quello delle rinnovabili va alla grande. E questo qualcosa vorrà pur dire. Stando ai dati dell’European Union Joint Research Centre nello scorso anno due terzi delle installazioni mondiali di impianti solari è stato effettuato in Italia, Germania, e negli altri Paesi europei.
Quando si studiano i dati generici sulle rinnovabili, questa supremazia non risulta immeditamente dalle statistiche complessive in quanto di solito la gara per la produzione energetica se la giocano Cina e Stati Uniti, ma soltanto perché prese come nazioni è chiaro che non ci sono paragoni. Sia per estensione che per popolazione, nessun Paese dell’UE può competere con loro, anche se sulle installazioni di energie rinnovabili anche l’Italia fa sempre la sua parte. Se però guardiamo soltanto il comparto del fotovoltaico, la storia cambia.
Questi i dati: nel 2011 nell’Unione Europea sono stati installati 18,5 gigawatt di energia solare fotovoltaica, che hanno portato la capacità complessiva del Continente a 52 GW, per un investimento totale di 65 miliardi di euro. Di questi l’analisi premia proprio l’Italia e la Germania, i due Paesi con le installazioni maggiori a livello mondiale. In particolare l’Italia, che da questo calcolo risulta il secondo Paese per investimenti nel fotovoltaico nel 2011, ha installato più della Cina e degli USA che hanno fatto registrare rispettivamente 2,5 GW e 1,8 GW, contro i 9,1 italiani.
Considerando il totale dell’energia installata in tutto il mondo al 2011, circa 70 GW, scopriamo ancora una volta che sono Germania e Italia a dominare, con il nostro Paese che ha investito all’incirca quanto Cina, Stati Uniti e Giappone messi insieme. Nonostante questo però, è la Cina ad avvantaggiarsi maggiormente, dal punto di vista economico, visto che circa la metà dei materiali fotovoltaici sono prodotti in quel Paese. Questa scelta ha di fatto abbassato il costo di un impianto di circa il 60% in un decennio, ma non sembra che l’economia Occidentale ne abbia giovato.
Infine un ultimo dato. Nonostante, come abbiamo visto, Italia e Germania siano i principali produttori mondiali di energia solare, il resto d’Europa rimane molto indietro. Per intenderci, gli altri Paesi UE tutti insieme registrano una quantità di energia fotovoltaica di circa la metà di quella italiana. Solo la Spagna produce quantità soddisfacenti, e così l’obiettivo del 20% di energia rinnovabile entro il 2020 sembra ancora molto lontano visto che attualmente siamo solo al 2%.
[Fonte: IRC Europe]
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