Secondo indiscrezioni, la data fissata per lo stop al traffico negli ottanta comuni della Pianura Padana è quella di domenica 28 febbraio. Una misura straordinaria, la convocazione dei sindaci di numerose città e cittadine dell’area tra le più inquinate ed inquinanti d’Italia, fortemente voluta, pubblicizzata (più volte, a gran voce, quasi sbandierata) dal primo cittadino di Milano, Letizia Moratti e da Sergio Chiamparino, sindaco di Torino.
E’ probabile che questa decisione con tanto di megafoni e squilli di trombe sia in relazione con l’impatto negativo avuto sulla buona condotta dei governanti padani dalla notizia di casi sospetti di leucemia in bambini residenti nella stessa zona del milanese, con il livello di polveri sottili che da mesi rasenta ormai il limite del consentito e del vivibile, con l’approssimarsi delle elezioni regionali, con alcune inchieste che dovrebbero far luce su presunti comportamenti illeciti su inquinamento e smaltimento dei rifiuti proprio in alcune regioni del Nord.
Ben venga comunque questa misura straordinaria che forse non risolverà il problema ma abbasserà, almeno per un giorno, il livello di emissioni. L’impegno dei sindaci della Pianura Padana, come si legge in un documento (pubblicato su La Stampa), che dovrà passare l’approvazione unanime, é:
far scattare misure straordinarie in condizioni di eccezionale persistenza di inquinanti in atmosfera; indirizzare il fabbisogno di mobilità verso una razionalizzazione dell’uso dell’auto privata; estendere le aree pedonali e le zone a traffico limitato; ttuare un programma di efficientamento per gli edifici pubblici comunali nell’ambito di un aggiornamento dei Piani Energetici Comunali (PEC); riorganizzare la rete del trasporto urbano e potenziare il trasporto collettivo; integrare, di concerto con le regioni, le reti di trasporto regionali su ferro e su gomma; disporre controlli sull’efficienza degli impianti termici civili.
Al Governo centrale i Comuni padani chiedono:
provvedimenti normativi volti a semplificare e snellire le procedure per la gestione della mobilità e la realizzazione delle infrastrutture ad essa destinate; un programma triennale che preveda la sostituzione del parco mezzi pubblici inquinanti con quelli a basso impatto ambientale; incentivi per le città che promuovono misure limitative a veicoli inquinanti ma soprattutto il permesso di investire risorse escludendo dal patto di stabilità gli investimenti per la lotta ai cambiamenti climatici e per la riduzione delle emissioni inquinanti.
Nell’attesa di una risposta dal Governo centrale, l’unica cosa che per ora sembrerebbe certa è proprio lo stop del traffico negli 80 comuni padani per domenica 28 febbraio.
[Fonte: La Stampa]
[Foto: Flickr]
ester 21 Febbraio 2010 il 5:10 pm
quali sono questi comuni? c’è anche il comune di treviso?
Lawanna 1 Marzo 2017 il 12:52 am
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