Castagne, non solo protagoniste indiscusse della scena gastronomica autunnale del nostro Paese (l’Italia ha ben 780 mila ettari di castagneti) ma anche valido rimedio naturale contro lo stress provocato alla nostra pelle dallo smog urbano e dagli sbalzi di temperatura (dopo un settembre insolitamente caldo è in arrivo aria polare). Al ritorno dalle vacanze, infatti, la pelle esposta al sole è più sensibile e reattiva alle polveri sottili ed all’inquinamento e per chi odia preparati chimici e creme troppo aggressive per il pH della pelle, perché non affidarsi proprio ad un prodotto di stagione, ampiamente disponibile in questo periodo, ed ai suoi preziosi estratti e derivati?
Vediamo tutti i benefici di questo frutto del sottobosco, ricco di vitamine, fibre e minerali, per la nostra salute al naturale, un benessere rigorosamente biologico. Iniziamo col dire che la castagna ci viene in soccorso contro lo stress fisico e mentale del rientro a lavoro perché è ricca di sostanze antiossidanti, rigeneranti ed ha il vantaggio di essere immune dall’inquinamento perché protetta dal riccio e dalla spessa buccia, cosa che rende non necessario l’utilizzo di fitofarmaci. Se ne consiglia l’uso a chi pratica un’intensa attività fisica e contro l’astenia.
Se a settembre vi recate in un centro benessere, chiedete trattamenti all’escina, un estratto dei semi dell’ippocastano, ad azione vasoprotettiva. Se non avete ancora scelto la regione vi ricordiamo che Calabria, Campania, Lazio, Piemonte, Toscana e Sicilia vantano la maggior produzione in Italia. E ancora possiamo acquistare prodotti contro i brufoli e scrub alla farina o al miele di castagno, olio di ippocastano per i massaggi, emulsioni di castagna come rimedio contro la ritenzione idrica. Anche foglie e corteccia non si gettano via bensì si utilizzano perché sono utili per prepararsi pediluvi rilassanti. In commercio anche tisane dalle proprietà rilassanti e depurative. Per i capelli sfibrati si può fare una maschera in casa con purea di castagne bollite miscelata a henné neutro con l’aggiunta di germe di grano.
[Fonte: Ansa]
Cecila 1 Marzo 2017 il 1:13 am
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