La situazione stava diventando insostenibile, con il limite annuale dei 35 giorni di sforamento della soglia di inquinamento già superati dopo poco più di un mese, e allora Milano è dovuta correre ai ripari. Le due domeniche a piedi non hanno sortito alcun effetto, e così anziché lasciar perdere, Comune, Provincia e Regione si sono riunite ed hanno stabilito i nuovi parametri per cercare di ridurre le emissioni in quella che attualmente sembra l’area più inquinata d’Italia (anche se il Presidente della Regione afferma il contrario).
Tutti faranno la loro parte, come ha annunciato Formigoni due giorni fa, e così ecco il piano approvato e presentato oggi. La Regione stanzierà due milioni di euro per aumentare i controlli dei vigili urbani sulle strade, in modo da regolare il traffico ed evitare comportamenti scorretti da parte dei guidatori, a cui si aggiungerà un contributo di 3.000 euro per i residenti dell’area Milano-Como-Sempione (considerata area critica) che vogliono rottamare la propria auto, se facente parte della categoria più inquinante, e scelgono di utilizzare i mezzi pubblici anziché acquistarne un’altra. Si tratta di una forma di incentivo già utilizzata lo scorso anno che è stata elargita a 105 milanesi.
La Provincia invece si occuperà di ridurre la velocità sulle tangenziali e sulle provinciali ad alto scorrimento a 70 km/h (sembra più un modo per far cassa con le multe che non per abbassare i consumi, dato che sembra impossibile rispettare tali limiti), ed inoltre inciderà su quella che sembra essere una delle voci più pesanti in termini di emissioni, e cioè il riscaldamento degli edifici. L’intento è di abbassare di un grado (da 20 a 19) i termosifoni nei luoghi pubblici e nelle abitazioni private, e di ridurre di un’ora (da 14 a 13 al giorno) il tempo in cui gli impianti sono accesi.
La città di Milano invece si dovrà occupare semplicemente di far rispettare l’ecopass (i veicoli inquinanti non possono entrare nella Cerchia dei Bastioni nemmeno pagando il ticket dalle 7:30 alle 19:30 dal lunedì al venerdì), e bloccando il sistema di trasporto merci per i veicoli più inquinanti (benzina euro 0-1-2 e diesel euro 0-1-2-3), sempre dalle 7:30 alle 19:30. Vedremo se queste strategie stavolta funzioneranno.
Janell 1 Marzo 2017 il 2:19 am
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