Il clima non aiuta. Così il sindaco di Milano, Letizia Moratti, a proposito delle polemiche sulla domenica ecologica, piovosa e grigia, che ha vissuto il capoluogo lombardo lo scorso 30 gennaio. I livelli di polveri sottili non accennano a diminuire e la soglia dei 35 giorni di sforamento PM10 consentita dalla legislazione UE recepita a livello nazionale si fa pericolosamente vicina ad appena un mese dall’inizio del 2011.
Il riscaldamento domestico è un imputato per l’inquinamento atmosferico che non si presenta mai in aula, ma i cittadini non ci stanno e respingono il legittimo impedimento, rifiutandosi di tollerare i disagi provocati dal blocco del traffico, soprattutto quando piove, se poi si rivelano anche inutili visto che le auto non sembrano le principali responsabili. I nostri lettori, che prendono attivamente parte al dibattito sulla Fan Page, appaiono divisi. C’è chi come Fiorella, pur consapevole dell’inutilità della misura anti-smog che prevede il blocco del traffico, afferma che è pur sempre un modo per riappropriarsi della città, andare in bici, pattinare.
Per Livia, le domeniche a piedi sono l’occasione per fare un po’ di moto ed incentivare a muoversi di più a piedi anche il resto della settimana, mentre
Per quanto riguarda il riscaldamento sarebbe bello imporre una soglia massima di gradi e ore…
Claudio cita i dati emersi da un indagine commissionata al CSST e pubblicata da Quattroruote, incrociati con uno studio fatto da ENI sui problemi d’inquinamento durante la rigenerazione dei FAP, e ci spiega che
I diesel euro 3 ed euro 4 sono responsabili per una minima parte del particolato, la maggior parte è imputabile agli euro 1 e 2, agli autobus, ai furgoni e ai camion. Quello che era ovvio è dimostrato dagli studi, che evidentemente i politici non hanno letto.
Rincara la dose Giancarlo, affermando che si tratta della classica pagliacciata politica:
le polveri si abbassano limitando il traffico tutta la settimana e non solo la domenica.
Daniele invoca
il blocco durante la settimana, a giorni alterni, potenziando però i mezzi pubblici.
E sempre a proposito di mezzi pubblici, i lettori si lamentano dei prezzi, ancora troppo alti, e degli orari scomodi. Soprattutto per chi deve compiere ogni giorno lunghe tratte e che dunque trova molto più conveniente usare l’auto propria.
E poi ci sono gli operatori turistici, come Alberto che lamenta come a Milano vengano bloccati tutti gli autobus in servizio pubblico turistico con filtri antiparticolato od euro 3 considerati non inquinanti dalla Regione:
E’ una vessazione totale.
E poi c’è chi ci scherza su, come Eolo:
Il PM10? Adesso facciamo una bella centrale nucleare e lo mettiamo nelle scorie, no?
Alecia 1 Marzo 2017 il 1:35 am
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