Combattere lo smog attraverso il blocco del traffico non basta sebbene possa comportare dei benefici per la salute delle persone e dell’aria: se davvero si vuole fare qualcosa per l’ambiente, modificare i propri comportamenti e le proprie abitudini potrebbe avere maggiore effetto.
Inquinamento risultato di diversi fattori
Soprattutto in concomitanza con certi periodi dell’anno, soprattutto quando il meteo non presenta abbastanza piogge, la concentrazione di polveri sottili nell’aria aumenta e peggiorando la qualità dell’aria mette a forte rischio la salute delle persone. Il punto è che bloccare per una o più giornate senza dubbio può apportare benefici sul brevissimo termine ma non è in grado di purificare l’aria come si pensa erroneamente. Questo perché scientificamente parlando le polveri sottili che vengono rilevate sono quelle accumulatesi nel corso delle settimane.
E non sono prodotte solamente dalle automobili. Esse vengono immesse nell’aria anche da altri mezzi di locomozione e dalle stufe a pellet per esempio. Più che demonizzare una o più categorie bisognerebbe puntare al loro miglioramento e alla modifica dei comportamenti umani che possono essere considerati concause dello smog che mette a repentaglio la salute. Un approccio più sostenibile all’esistenza in tutti i campi di certo potrebbe raggiungere migliori risultati nella lotta all’inquinamento di quelli registrati finora nonostante una maggiore coscienza civica da parte della popolazione.
Cambiare approccio all’ambiente per salvarlo
Quando si parla di smog si pensa immediatamente alle automobili: azione giusta ma non completamente. E’ l’uso che ne facciamo a dover essere messo sotto “accusa”: possiamo andare a piedi o con mezzi alternativi per non aggiungere le nostre emissioni nell’aria? Se la risposta è sì, si dovrebbe tentare di mettere in pratica un approccio più responsabile che ci vede rinunciare a un pizzico di comodità in più a favore della nostra salute.
Se si ha la necessità di usare l’auto, puntare su combustibili meno inquinanti sarebbe preferibile: affidarsi a delle vetture elettriche la soluzione ideale. Anche le maggiori case automobilistiche stanno puntando molto sul settore, purtroppo non sostenute quanto si dovrebbe dalle infrastrutture italiane: lungo la rete stradale e autostradale sono ancora troppo pochi i punti di rifornimento che mettono a disposizione della popolazione dei pannelli dove poter ricaricare la propria auto.
Molti modelli ibridi sono giunti sul mercato: per tentare di combattere l’inquinamento si potrebbe promuovere un loro acquisto. Ma ancor più importante è educare ad un riciclo creativo, all’uso e alla compravendita di prodotti non inquinanti, all’installazione di caldaie a norma dalle basse emissioni. Non serve poi molto per rispettare l’ambiente.