Per far fronte all’inquinamento atmosferico e abbattere i livelli di Pm10 nell’aria, i comuni della Bergamasca si sono uniti nel patto per l’aria, un’iniziativa ecologica promossa da Massimo Bandera, l’assessore all’Ecologia e all’Ambiente del comune di Bergamo.
Bergamo, dopo il blocco delle auto e la domenica ecologica del 13 febbraio, promuove questa iniziativa dopo che la città per 35 volte nel 2011, ossia nei pochi mesi appena trascorsi del nuovo anno, ha superato i limiti di PM10 imposti dalle direttive europee in materia di inquinamento e qualità dell’aria. Rispetto allo scorso anno, l’inquinamento atmosferico del mese di gennaio è rimasto invariato nel 2011 come nel 2010, mentre è il mese di febbraio che sta segnando un tassello negativo per il nuovo anno.
La causa è da rintracciare nelle condizioni meteo avverse, ma forse azioni preventive avrebbero evitato il superamento delle soglie. In tal senso nasce il patto per l’aria, meglio prevenire che curare quando il danno è stato fatto. Come ha sottolineato l’assessore Bandera
Il limite dei 50 microgrammi per metro cubo era stato imposto nel 2005, prima che la Ue prendesse provvedimenti e predisponesse misure stutturali: come i filtri antiparticolato, obbligatori dal 2009, oppure come l’obbligo di vendere gasolio da autotrazione meno inquinante.
Tutti i provvedimenti nel tempo porteranno i loro frutti e abbasseranno i livelli di inquinamento, ma tuttavia servono politiche di intervento in tutta Italia. E questa volta sarà Bergamo a dare l’esempio con il progetto Bergamo sostenibile. Il piano di sviluppo sostenibile (scaricalo in pdf) riguarda più settori di intervento, e non solo il controllo dei veicoli in circolazione, la messa in atto di incentivi alla mobilità sostenibile, l’incremento del parco veicoli pubblici e la campagna controllo pneumatici. Interventi di riqualificazione energetica sono previsti nel settore residenziale, dove è previsto l’incremento della rete di teleriscaldamento da termovalorizzatore, maggior controllo e manutenzione sugli impianti termici privati ed infine nel settore pubblico sono previsti interventi di ripristino e ristrutturazione degli edifici comunali.
[Fonte: Eco di Bergamo]
Hildegarde 1 Marzo 2017 il 2:20 am
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