Smart Urban Stage approda a Milano dal 9 al 21 settembre, precisamente nell’area del parcheggio Pagano, dopo aver toccato le principali città europee. Proprio di città si parla nei numerosi eventi in programma, esattamente del futuro della città, dalla mobilità sostenibile alla bioedilizia. La rassegna ospiterà una mostra di progetti visionari, premiati da una giuria di architetti, scienziati, media e designer, nell’ambito del concorso Smart Future Minds Awards che ha selezionato tre progetti come i più meritevoli tra i dieci in lizza. Conosciamoli meglio. La prima posizione se l’è aggiudicata Tina la caldaia che non inquina, un’idea dell’ingegner Giancarlo Pellegrini che ha conquistato la giuria per la sezione Explore (Scienza) curata dal direttore di Innovation Factory Fabrizio Rovatti.
Si tratta di una caldaia che usa le energie rinnovabili e punta tutto sull’efficienza energetica, un impianto che è di facile realizzazione e che può essere diffuso pertanto su larga scala, migliorando la qualità della vita nelle città. A questo progetto va un premio di 10mila euro. Il prototipo è stato realizzato da Rhoss spa ed attualmente è in fase di ulteriore sviluppo. Funziona a 100 kW, sfrutta il 70% di energie rinnovabili e non richiede alcun lavoro di ristrutturazione nella sostituzione delle pompe di riscaldamento centralizzato. Taglia completamente le emissioni di CO2. Arriverà sul mercato già nel 2013. Per saperne di più consultate la scheda completa del progetto Tina.
Al secondo posto troviamo Transeat di Maria Jennifer Carew, premiata per la categoria Create (Design), a cura del designer Giulio Iacchetti. Si tratta di una transenna che diventa una panca a sottolineare la caduta delle barriere della città del futuro. A lei vanno 2.500 euro e una Smart Fortwo disponibile per un anno.
Il terzo premio è andato al progetto di Elisabetta Terragni e Jeffrey T.Schnapp, per i Tunnel di Trento nella categoria LIVE (architettura), curata da Pippo Ciorra. A loro va una Smart Fortwo per un anno per aver saputo trasformare spazi perduti in nuovi punti di ritrovo per la comunità, vie destinate al trasporto su strada in percorsi pedonali riqualificati con giardini.