Novità importanti sul fronte del ritorno al nucleare italiano. Si è tornato a parlare in queste ultime ore di siti papabili. Niente congetture, stavolta ad esprimersi in merito è il il sottosegretario allo Sviluppo Stefano Saglia, che in un’intervista radiofonica riportata in parte dal Sole 24 ore, afferma che, non essendo cambiato nulla nel panorama geologico e geografico italiano, i luoghi più adatti alla costruzione delle centrali, sono più o meno sempre quelli.
E precisamente le centrali nucleari chiuse in seguito agli esiti del referendum del 1987: Trino Vercellese, Caorso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta). Papabile anche Montalto di Castro (Viterbo), dove doveva essere costruita una centrale prima della svolta anti-nucleare italiana.
Ma sentiamo le parole dello stesso Saglia:
Le centrali saranno preferibilmente piazzate sulla costa del mare invece di lambire i fiumi, che nel frattempo si sono fatti più avari della portata d’acqua. Ecco dunque Montalto, ma anche Latina, come siti ideali. Mentre qualche perplessità potrebbe sorgere su Caorso, che non credo sarà al primo posto nei nostri pensieri.
[Fonte: Il Sole 24 ore]
[Foto:magazine.quotidianonet.ilsole24ore.com]
Aiden 1 Marzo 2017 il 2:23 am
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