SISTRI
Il SISTRI è il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, nato nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per contrastare il traffico illegale di rifiuti speciali, andando a snellire le procedure ed i costi sostenuti dalle aziende per lo smaltimento e proponendosi l’ambiziosa mission di informattizzare l’intera filiera dei rifiuti speciali, a livello nazionale, e dei rifiuti urbani per la Regione Campania, con la distribuzione di apposite chiavette e black box.
Il sistema di controllo dei rifiuti SISTRI, affidato alla gestione del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, prevede la tracciabilità dei rifiuti speciali assicurata da sistemi elettronici ad hoc che garantiscono il monitoraggio e la visibilità del flusso in entrata ed in uscita degli autoveicoli nelle discariche. Ha come destinatari:
- produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
- produttori iniziali di rifiuti non pericolosi, di cui all’articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g), del decreto legislativo n.152/2006, con più di dieci dipendenti;
- Regione Campania;
- commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
- consorzi che si occupano del recupero e del riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
- imprese di cui all’articolo 212, comma 5, del decreto legislativo n. 152/2006 che raccolgono e trasportano rifiuti speciali;
- operatori del trasporto intermodale;
- trasportatori in conto proprio di trasporti pericolosi;
- recuperatori e smaltitori.
L’obiettivo del SISTRI, si legge sul sito dedicato, è consentire il passaggio dal vecchio modulario,
un sistema cartaceo – imperniato sui tre documenti costituiti dal Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD), a soluzioni tecnologiche avanzate in grado, da un lato, di semplificare le procedure e gli adempimenti con una riduzione dei costi sostenuti dalle imprese e, dall’altro, di gestire in modo innovativo e più efficiente, e in tempo reale, un processo complesso e variegato che comprende tutta la filiera dei rifiuti, con garanzie di maggiore trasparenza e conoscenza.
Il SISTRI sarà interconnesso telematicamente con l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e con l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. Una volta entrato a pieno regime come unica opzione per le aziende, si spera dal primo gennaio prossimo, il SISTRI garantirà la tracciabilità completa dei rifiuti speciali nell’intero iter, dalla produzione allo smaltimento.
Per approfondire:
- Tracciabilità dei rifiuti contro le ecomafie
- Rifiuti, precisati gli adempimenti relativi al sistema SISTRI
- Manuali e Guide SISTRI
[Fonte: Sistri.it]
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