Le allergie di primavera sono al momento il malessere più diffuso in Italia e nella maggior parte dei Paesi Occidentali. Dallo starnuto della mattina ai più gravi casi agli attacchi di asma, ogni soggetto allergico manifesta diversamente la sua risposta immunitaria ai pollini. Scopriamo quali sono i sintomi più comuni delle allergie di primavera e cerchiamo di capire come evitare e ridurre il malessere.
La prima foto della gallery (foto 1) mostra una ragazza che “fa uno spruzzo” e inala del cortisone, uno dei farmaci più forti, ma anche più indicati, per la cura delle allergie di primavera gravi. Le allergie ai pollini e alle spore possono manifestarsi con diversi sintomi che interessano principalmente le vie respiratorie: nei casi più lievi di allergie ai pollini, possono verificarsi arrossamenti agli occhi con lacrimazione dovuta all’aumento della sensibilità delle congiuntive (foto 2), oppure arrosamenti degli occhi con gonfiore (foto 3). Nei casi più significativi, come l’immagine di questa bambina allergica (foto 4) i sintomi si possono manifestare con arrossamenti, gonfiore degli occhi lucidi e lacrimosi, uniti ad un’intensa fuoriuscita di muco. Il muco viene secreto dalle mucose per catturare i batteri, e nel caso delle riniti allergiche, i pollini o le spore responsabili del malessere.
In alcuni casi le allergie di primavera possono provocare prurito e dermatiti, ossia arrossamento (foto 5) , nel casi più importanti, bollicine rosse e pruriginose (foto 6) da contatto. Se si tocca un particolare tipo di erba, foglia, fiore si può venire in contatto con il polline o la spora che fa scaturire una dermatite da contatto. Anche in questo caso laddove i rimedi naturali non sono sufficienti, nè le medicine omeopatiche, il medico di base consiglierà la cura più appropriata. Uno dei consigli che possiamo dare ai nostri lettori è di eseguire i test allergologici (foto 7) per scoprire a quali pollini e spore si è allergici. I test allergologici o cutanei vengono praticati dal medico allergologo che inserisce gli allergeni in piccole incisioni sulla pelle, praticate generalmente dell’avanbraccio, causando la reazione allergica. Gli esami cutanei devono però essere effettuati in periodi lontani dalla primavera perché i risultati sarebbero falsati per la presenza degli allergeni nell’aria o già nel corpo del paziente.
Vi segnalo che ogni giovedì mattina è online un articolo con il bollettino pollinico della settimana che va dal venerdì al giovedì successivo in cui potete conoscere le concentrazioni dei pollini e delle spore che più provocano allergie in primavera. Conoscendo i livelli di concentrazione degli allergeni nell’aria è possibile ridurre i sintomi delle riniti stagionali evitando di uscire e evitando l’esposizione diretta ai pollini e alle spore responsabili delle più comuni allergie di primavera. Inoltre potete seguire i rimedi naturali per lenire o ridurre i sintomi delle allergie ai pollini, seguire una dieta sana e ricca di sostanze antiossidanti e smettere di fumare!
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