Il made in Italy è sempre stato copiato, ma finché si tratta di un capo d’abbigliamento si può chiudere un occhio. Non lo si può fare però quando si tratta di cibo. L’allarme lo lancia il Movimento Difesa del Cittadino che ha stilato un rapporto, intitolato Italia a Tavola 2011, in cui, con la collaborazione di Legambiente, smaschera i prodotti contraffatti che, purtroppo, sono davvero tanti.
Andiamo infatti dall’olio deodorato (un olio non commestibile e di qualità scarsissima) spacciato per extravergine di oliva ai prodotti venduti on-line come vino, olio, formaggio e persino il pesce di terza scelta, venduti quasi come beni di lusso ma a prezzi scontatissimi. Secondo i dati forniti dai NAS (Nucleo Anti Sofisticazione dei Carabinieri) ammonterebbero a 36 mila tonnellate e 18 milioni di litri i prodotti sequestrati nell’ultimo anno, ma si sa che purtroppo non è mai possibile recuperarli tutti.
Nei 430 mila controlli sono stati individuati prodotti contraffatti (cioè con denominazione diversa da quella reale) o conservati in cattive condizioni, i quali avrebbero potuto far del male a chi li avesse consumati. E nonostante i tanti sequestri, siamo ancora al livello della classica goccia nel mare. Un mare di olio che ha un giro di affari da 10 milioni di euro l’anno, e di vino per un giro da 3,4 milioni. Tutti guadagni illeciti che sarebbero potuti finire nelle casse degli imprenditori onesti ed in quelle dello Stato sotto forma di tasse, ma che invece vanno ad arricchire commercianti senza scrupoli a cui la salute dei consumatori non pare interessare più di tanto.
Dobbiamo impegnarci sempre di più nella diffusione e nella promozione delle buone pratiche agricole e della etichettatura completa e trasparente. Dobbiamo poi assolutamente pretendere che l’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ndr) inizi finalmente a svolgere il suo ruolo di tutela della sicurezza alimentare a livello europeo e che in Italia si possa, superando ostacoli e timidezze, arrivare a un coordinamento efficace delle attività di prevenzione e controllo
ha affermato il Senatore Francesco Ferrante del PD che in passato è stato anche direttore generale di Legambiente.
Albertina 1 Marzo 2017 il 2:28 am
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