E’ durata soltanto una puntata l’avventura di Sgarbi sulla Rai, e per fortuna verrebbe da aggiungere, viste le parole sprecate contro le rinnovabili che farebbero arrossire persino il più sfacciato dei falsificatori. Un’introduzione vergognosa, un monologo del giornalista Carlo Vulpio, ed una conclusione dello stesso Sgarbi, hanno raccontato una serie di falsità ed oscenità che sono sembrate troppo persino ai quei vertici Rai che fanno il tifo per il Governo più anti-ambientalista della storia.
Il tema del soliloquio dei due protagonisti si è concentrato sul messaggio che dovrebbe far passare le rinnovabili come la nuova mafia. Uno scempio del territorio (che vede solo lui), che serve soltanto a succhiare soldi pubblici. Incredibili le falsità come le pale eoliche sempre ferme o l’incapacità di far raggiungere la rete all’energia prodotta dai parchi off-shore.
Ma l’apice lo raggiunge Vulpio quando paragona il giro d’affari delle rinnovabili con quello delle mafie, dicendo che con l’energia si fanno più soldi che con il traffico di droga. Peccato che Vulpio dimentichi un piccolo particolare: le rinnovabili sono legali, le droghe no. Ma non fa nulla perché per fortuna certi deliri non li ascolteremo più dato che gli italiani si sono dimostrati, ancora una volta, più intelligenti di chi decide i programmi tv, ed hanno scelto di non vedere il programma di Sgarbi. Un programma fuori dalla realtà, tanto che ha fatto registrare uno share talmente basso (8,27%, la metà di Chi l’ha visto) da obbligare i vertici Rai a chiuderlo addirittura dopo una sola puntata, probabilmente il più grande flop della storia della televisione.
Quello che è avvenuto ieri sera su Rai Uno nella trasmissione di Sgarbi è grave e vergognoso per un paese civile e democratico. In un periodo particolare come questo, a pochi giorni dalla consultazione referendaria sul nucleare, il Servizio pubblico televisivo che ad oggi trascura completamente l’argomento, concede uno spazio sulla rete principale ad un monologo falso e feroce sui danni che eolico e solare fotovoltaico infliggerebbero al Paese a tutto vantaggio della criminalità, come se il settore delle rinnovabili fosse esclusivamente un business della mafia. Tutto questo, senza prove e senza contraddittorio
afferma Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, inorridito di fronte alle parole dei due monologhisti.
Ci rivolgeremo all’Autorità per le garanzia nelle comunicazioni (Agcom) per far valere il diritto dei cittadini ad una corretta e motivata informazione sull’energia perché l’orrendo sistema della macchina del fango, che ieri sera è andato in scena, se getta discredito su chi lo usa produce un grave danno al senso civico del nostro paese e non può essere avallato dal servizio pubblico nazionale.
Più sintetico, ma decisamente efficace, il parere del senatore del Pd Roberto Della Seta che ha semplicemente definito “indecente” il monologo sulle energie pulite.
Non capiamo perché mai la Rai debba prestarsi a questo gioco, che ne umilia il ruolo di servizio pubblico chiamato a garantire un’informazione completa e non fazioso
concludono Della Seta ed il suo collega Ferrante, ed ecco ricevuta la risposta più chiara: la chiusura del programma. Purtroppo siamo consapevoli che questo non servirà per mettere la parola fine alla guerra alle rinnovabili.
Vittorio Sgarbi, nuova crociata contro il fotovoltaico
Ascolti Tv mercoledì 18 maggio 2011: Chi l’ha visto? vince la serata grazie a 4.100.000 spettatori, flop per Ci tocca anche Vittorio Sgarbi
Marco 19 Maggio 2011 il 3:36 pm
La cosa interessante è che al fazioso Sgarbi rispondono i faziosi Della Seta e Vittorio Cogliati Dezza. Evidentemente tra faziosi ci si riconosce.
Anche questo post non fa eccezione. Quindi i faziosi sono almeno quattro.
Paola Pagliaro 19 Maggio 2011 il 4:40 pm
solo che Cogliati Dezza non va in prima serata a sbraitare 😉
Marco 19 Maggio 2011 il 4:42 pm
Sarà. Ma ha sicuramente molti mezzi a sua disposizione.
Pier 19 Maggio 2011 il 5:54 pm
Toccare le rinnovabili e’ come toccare Santoro, ci si brucia, perchè spendere 160 miliardi per 30 GW di ft senza un minimo di stoccaggio, è un insulto e leva i soldi per Fincantieri che chiuderà.Sgarbi ha esagerato sul vento in mare,ma su quello a terra ha ragione da vendere perchè ci sono richieste per 93 GW,una pazzia.Ft ed il vento a terra sono un furto ben organizzato da Regioni,Coop,mafiosetti che puliscono il denaro,per cosa? Tutta la Puglia del grande Vendola produce 6 GW quando ho dimostato che con quei soldi spesi male e non rovinando gli uliveti pugliesi, ne producevo 200 di GW.In Italia ci sono i manipolatori televisivi(nobel a Santoro) ed i manipolatori di rinnovabili tipo Vendola o Realacci(da nobel) che ci pallonano dicendo che 300.000 persone vivono di ft.Dove in Cina perchè Bankitalia ne cita 15.000.Pallonari a spese di pantalone.Dopo gli ignoranti energetici sono a sinistra(vedi la Liguria di Burlando che dice no a 100 miliardi di energie mare) e Raimondi in Lombardia che fa un Manuale di rinnovabili in Lombardia,cosi’ vecchio e decrepito,che mi meraviglia che lo lascino a quel posto perchè di rinnovabili e stoccaggi manco parlarne ed il Po per Lui è un vespasiano altro che energia e pesce.Candido Raimondi al nobel delle rinnovabili d’antiquariato.Pensate che il Ministro dell’Energia Usa Mr.Chu è un vero Nobel chimico mentre il Raimondi da Milano dice che il piano Chu-nobel è da pirla perchè scrive che in Italia è impossibile.Lui fa le cose care e vecchie e condanna il nuovo di Chu.Mandiamolo a Linosa ad aiutare gli sbarchi prima che distrugga la Lombardia.
Angelita 1 Marzo 2017 il 2:14 am
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