Secondo un’analisi preliminare della NOAA, che calcola l’indice annuale dei gas a effetto serra monitorando i dati da 60 siti in tutto il mondo, due dei più importanti gas responsabili dei cambiamenti climatici sono aumentati nell’ultimo anno.
I ricercatori hanno misurato ulteriori 16,2 miliardi di tonnellate di biossido di carbonio (CO2) e 12,2 milioni di tonnellate di metano nell’atmosfera alla fine del dicembre 2008. Tale aumento è accaduto nonostante la recessione economica mondiale che ha ridotto le attività umane in tutto il Pianeta.
Solo riducendo la nostra dipendenza dai combustibili fossili e con l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili sarà possibile iniziare a vedere i miglioramenti e cominciare a ridurre gli effetti del cambiamento climatico.
ha dichiarato Pieter Tans scienziato del NOAA’s Earth System Research Laboratory di Boulder, Colorado. Visto da un altro punto di vista, per ogni milione di molecole d’aria, 2,1 molecole di biossido di carbonio nell’atmosfera sono entrate l’anno scorso e sono rimaste lì, leggermente ridotte all’anno precedente in cui erano 2,2. Il totale globale delle concentrazioni ammonta a 386 ppm (parti per milione), rispetto a 280 ppm di prima della rivoluzione industriale iniziata nel 1800.
Gli aumenti delle emissioni di CO2 e di metano nel corso del 2008 sono leggermente inferiori a quelli misurati nel 2007, ma ricadono entro la gamma di fluttuazioni annuali di cambiamenti naturali, secondo gli esperti del NOAA. L’aumento delle emissioni di CO2 varia di anno in anno, insieme con la crescita delle piante e delle precipitazioni, incendi e le variazioni delle condizioni del suolo. I livelli di metano sono aumentati nel 2008 per il secondo anno consecutivo, dopo una sosta di 10 anni. Le concentrazioni atmosferiche sono aumentate di 4,4 miliardi di molecole per ogni molecola d’aria, portando il totale a livello mondiale della concentrazione fino a 1788 parti per miliardo.
Nonostante il metano sia 25 volte più potente come gas ad effetto serra rispetto al biossido di carbonio, ce n’è molto meno nell’atmosfera. Quindi quando si parla di influenza sul clima, l’impatto globale del metano è quasi la metà del biossido di carbonio. L’anidride carbonica è aumentata di oltre il 2% all’anno a partire dall’era preindustriale, raddoppiando ogni 31 anni, e questo è dovuto quasi interamente all’attività umana, a differenza del metano che ha anche origine naturale. Lo studio è stato ubblicato sulla rivista Atmospheric Environment.
Fonte: [Sciencedaily]
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