Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, 19-27 novembre 2011

Città italiane ed europee sono in mobilità per ridurre i rifiuti con azioni mirate e concrete. Le iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi si diffondono via web attraverso i social media e le pagine di Facebook. Per tutti l’imperativo è “organizzare azioni comuni per ridurre, riciclare e riparare”. Per aderire ai NoTrashMob c’è tempo fino al 2 novembre, poi le azioni comuni partiranno in contemporanea nelle principali città d’Europa.

Si chiamano BatucaMobs ma in Italia sono più note come NoTrashMob, sono le azioni comuni organizzate dalla SERR in contemporanea in più città d’Europa per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi ambientali ed ecologici che stanno a cuore dei partecipanti e dei promotori delle iniziative, ogni libero cittadino che voglia partecipare. Quest’anno sono 5 le categorie di azioni comuni per la Settimana europea dei rifiuti, focalizzate su 4 temi simbolici:

1. Riduzione dei rifiuti cartacei. E’ possibile fermare lo spreco di carta e di materiali cartacei con azioni concrete e simboliche, appunto. Per una giornata senza carta lo stop è per le pubblicità nelle buche delle lettere;
2. Riduzione dei rifiuti da cibo, con azioni anti-spreco nelle mense scolastiche e aziendali. Il motto è “Consuma meglio Butta meno”;
3. Ripara-Riutilizza, per abbattere il quantitativo di rifiuti solidi urbani sono previste BatucaMobs per il monitoraggio dei rifiuti e il recupero di oggetti e materiali da riparare e riciclare in laboratori creati ad hoc;
4. Riduzione dei rifiuti dovuti all’eccesso di imballaggi, con incontri a rifiuti zero sul packaging.

Ogni azione comune è organizzata in più fasi: vi è prima una preparazione dei partecipanti con monitoraggi pre e post Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, per capire e intervenire laddove è possibile e limitare al minimo i consumi e gli sprechi. Ogni azione segue un programma ben preciso e fornisce indicazioni per cominciare col limitare i propri consumi e produrre meno rifiuti, per poi estendere al di fuori il principio di sostenibilità ambientale.

[Fonte e foto: Eco dalle città]