Nel tentativo di fare un favore al Paese, il Governo dei Professori rischia di fare un danno. Nell’ultimo disegno di legge Semplificazione, che speriamo venga modificato prima del licenziamento definitivo, viene cambiata una norma che rischia di essere molto pericolosa. Al vecchio “silenzio dissenso”, cioè la norma che prevedeva il decadimento di una domanda per la costruzione di un edificio se dopo un certo numero di giorni non arrivava una risposta, il Governo ha apportato una piccola modifica, introducendo il “silenzio assenso”.
In pratica se un costruttore senza scrupoli volesse edificare un ecomostro in una zona protetta, potrebbe semplicemente richiedere l’autorizzazione alle autorità competenti. In soli 45 giorni è quasi impossibile che riceva una risposta, ma mentre prima la domanda sarebbe decaduta, in questo caso verrebbe accolta per il silenzio assenso, e nel breve giro di pochi anni ci ritroveremmo con l’Italia cementificata in ogni angolo.
Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto. Con la norma del silenzio assenso sulle aree vincolate dal ddl sulle semplificazioni l’Italia rischia una cementificazione per 10 milioni di metri cubi di cemento che rischiano di essere autorizzati irresponsabilmente nelle aree più belle del nostro Paese.
E’ questa la denuncia di Angelo Bonelli, leader del Partito del Verdi, ed il primo ad insorgere in merito a questa legge vergognosa.
Aree importanti del nostro paese ad esempio come la costiera amalfitana, le colline toscane, le isole Egadi, i centri storici come Roma e Firenze potranno subire la comparsa di nuove ville e villette o verande grazie alla norma del silenzio assenso.
E’ lo scenario prospettato dal suo partito con la nuova legge. Una legge che nel silenzio generale introduce anche un altro tassello a questo terribile mosaico: una norma che salverebbe l’Ilva perché le permetterebbe di mantenere la produzione (e di inquinare) anche durante il periodo dei lavori di bonifica dell’impianto. Ora che però i Verdi hanno portato sotto i riflettori dell’opinione pubblica queste follie, speriamo siano cambiate in tempo.
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