Auto inquinanti addio. O meglio semaforo rosso. O forse dovremmo dire nero. Perché la nuova tecnologia di semafori che si sta studiando in Svizzera non utilizza i tradizionali colori previsti per gestire il traffico, ma speciali contrassegni basati sulle emissioni del veicolo.
Si va dal nero, che come potete ben immaginare etichetta le quattro ruote che producono più smog, scalando al grigio, passando per il bianco e finendo al via libera più ambito da chi è attento all’ambiente, o semplicemente da chi vuole entrare in alcune zone delle città a traffico limitato: il dorato.
Quest’ultimo, come è facile indovinare, si accende solo se passano veicoli a ridotto quantitativo di emissioni, e quindi quelli con dispositivo di propulsione principale elettrico, le auto pulite insomma.
L’idea di un semaforo anti-smog, per diminuire l‘inquinamento nelle città svizzere, è del ministero dell’Ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, che intende dare un’impronta significativa alla svolta ambientalista del Paese, iniziando proprio con il limitare le principali fonti di emissioni nocive, quelle provenienti dalle auto, soprattutto nelle aree dove è consigliabile che certi veicoli obsoleti e ben poco ecologici non mettano ruota. Come spiegano allo stesso Ministero, in una nota:
La nuova normativa prevede essenzialmente l’introduzione di un sistema di contrassegni che consenta di suddividere i veicoli a motore in diverse categorie di emissioni. Grazie a questi contrassegni, le autorità dei Cantoni svizzeri potranno stabilire a quali veicoli consentire o meno l’accesso alla zona ambientale: quelli con emissioni inquinanti eccessive (in particolare ossidi di azoto e polveri fini) potrebbero essere banditi dalle zone ambientali, mentre quelli meno dannosi per l’ambiente potranno continuare a circolarvi.
Un’iniziativa ben diversa, sia nelle modalità che nei risultati, dall’ecopass, in vigore a Milano che, come ci faceva notare un nostro lettore residente nel capoluogo lombardo, non ha affatto risolto il problema dell’inquinamento, dal momento che pagando si entra e alla fine entrano anche i veicoli più inquinanti. Un sistema per fare cassa più che per ridurre seriamente l’impatto ambientale del traffico.
[Fonti: Ansa; Repubblica]
[Foto: widescreen.pixxp.com]
Lorenzo 1 Marzo 2017 il 12:51 am
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