Sotte le isole Mauritius e Reunion è stato rinvenuto il continente fantasma noto con il nome di Mauritius, risalante a milioni di anni fa. Il micro-continente faceva parte dell’Africa ma si separò da questa oltre 60 milioni di anni fa, assieme all’isola di Madagascar e all’India. Solo oggi un gruppo di studiosi, analizzando i granelli di sabbia delle rinomate mete turistiche, ha scoperto che il continente era sepolto sotto la lava e che non era scomparso come si credeva.
La notizia della sensazionale scoperta è apparsa questa mattina sulla rivista scientifica Nature Geoscience ed ha subito destato l’attenzione di appassionati, curiosi, increduli. Un team di ricerca proveniente da diverse parti del mondo ha scoperto l’antico continente Mauritia sotto le acque dell’Oceano Indiano. Milioni di anni fa questo piccolo continente comprendeva le isole Reunion e le Mauritius ma a causa di una violenta eruzione si staccò da esse. Sono stati dei ricercatori norvegesi, redeschi, originari del Sud Africa e della Gran Bretagna a rinvenire il micro-continente noto come “Mauritia”. Esso si staccò dall’Africa 60 milioni di anni fa circa, all’epoca i cui si staccavano dalla placca africana anche il Madagascar e l’India.
Sepolto dalla lava, il piccolo frammento di continente, è rimasto nascosto per milioni di anni fino a quando i ricercatori di un team proveniente da varie parti del mondo, ha individuato sotto i granelli di sabbia lavica delle isole Mauritius proprio l’antico continente. La presenza di zirconi nella sabbia ha permesso agli studiosi di datare i granelli di sabbia ad un’età compresa tra 660 e 1.970 milioni di anni. Proprio questi frammenti di piccoli cristalli di silicato di zirconio, che sono resistenti alle erosioni e alle eruzioni vulcaniche, costituiscono l’antico continente di Mauritia. Come spiegano i ricercatori in ogni altro bacino oceanico potrebbe nascondersi un continente fantasma.
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