L’allarme l’aveva lanciato l’UE due mesi fa: l’introduzione dello scoiattolo grigio avrebbe messo in pericolo la sopravvivenza dello scoiattolo rosso. Purtroppo non si è fatto abbastanza per arginare questo fenomeno, e così ora lo Sciurus vulgaris ha cominciato a sparire dal nostro Paese. La prima “vittima” è il Piemonte dove lo scoiattolo rosso è ormai stato definitivamente sfrattato.
Questa è la storia di come la scelleratezza umana può portare a conseguenze catastrofiche. Tutto cominciò nel lontano 1948 quando l’ambasciatore americano portò a Torino quattro scoiattoli grigi, animali che non sono nati per stare in una gabbia. Alla prima occasione infatti scapparono, e si dettero letteralmente alla macchia. Nelle campagne circostanti il Capologo piemontese cominciarono a riprodursi, ed anno dopo anno la loro popolazione aumentò a dismisura. Non c’erano infatti i predatori naturali che c’erano in America, ed il loro stile di vita era compatibile con quello degli umani.
L’unico problema è che non era compatibile con i loro “cugini”, gli scoiattoli rossi, ed è cominciata una sorta di concorrenza per l’habitat. La versione grigia è molto più aggressiva, ma soprattutto portatrice sana di un virus mortale per la specie europea, e quindi ha cominciato a decimare sempre più quella rossa, tanto che il fenomeno è ora dilagante. La preoccupazione è che si diffonda sempre più, facendo sparire prima lo Sciurus vulgaris dall’Italia e poi anche dalla Francia, dove in questo periodo si stanno avvistando sempre più scoiattoli grigi, e poi anche nel resto del Continente.
Oggi ancora lo scoiattolo rosso non è considerato in pericolo di estinzione, anche perché per fortuna si trova in tutta Europa ed anche in Asia, ma di questo passo non crediamo possa star tranquillo per i prossimi decenni. La popolazione dello scoiattolo grigio infatti, che nel 1948 contava solo 4 esemplari, nel 1970 aveva già colonizzato 12 chilometri quadrati, diventati 200 nel 1990, 900 nel 2000 e più di 2.000 oggi. Di questo passo ci metteranno poco a colonizzare l’intera Italia.
[Fonte: the Guardian]
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