Se venissero confermate le ipotesi calcolate da un gruppo di ricercatori americani, francesi, britannici ed ecuadoriani, pubblicate su Nature, quando i ghiacciai si scioglieranno definitivamente si potrebbero perdere dall’11 al 38% delle specie animali che vivono in quella zona. Molto spesso queste rischiano l’estinzione perché vivono solo in quelle aree, e scomparse quelle popolazioni non ce ne sarebbero altre “di riserva” altrove. Ciò che resta da capire è quando avverrà questo fenomeno.
È sorprendente che malgrado la conservazione della biodiversità acquatica sia considerata una priorità l’effetto del ritiro dei ghiacciai sulla biodiversità dei corsi d’acqua sia stata fino ad ora trascurata
afferma uno dei ricercatori. L’analisi è stata effettuata su diverse catene montuose, dalle Alpi alle Ande, fino all’Alaska. Tutte zone in cui si calcola che ci sarà la possibilità di perdere dal 30 al 50% dei ghiacciai, con una conseguente perdita dalle 9 alle 14 specie endemiche dell’area. Senza calcolare i danni agli esseri umani che nel migliore dei casi ci rimetterebbero il lavoro (il turismo sarebbe impossibile e lo sci solo un ricordo), ma nella maggior parte sarebbero costretti a traslocare in quanto verrebbe a mancare l’acqua che gli permette di vivere.
Una catastrofe che, almeno per quanto riguarda gli animali, vedrebbe nell’Italia proprio una delle principali zone colpite.
Ci sono diversi casi di estinzione locale in Italia. Per esempio alcune specie di Diamesa (un insetto) che erano presenti sull’Appennino negli anni Settanta del secolo scorso, sono sparite insieme al ghiacciaio del Gran Sasso, quasi scomparso
ha affermato Valeria Lencioni, conservatore della Sezione di Zoologia degli Invertebrati e Idrobiologia del Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento, intervistata da Repubblica. La speranza, come spiega la dottoressa, è che queste specie possano spostarsi ed adattarsi in altri luoghi. Ma è chiaro che non tutte saranno in grado di farlo, e più rapidamente avverrà il fenomeno, tanto meno saranno le specie che riusciranno ad adattarsi.
[Fonte: Repubblica]
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