Il British Antarctic Survey (BAS), ha studiato a lungo i ghiacciai in Antartide, e ha guardato la superficie della loro riduzione. Con il ritiro dei ghiacciai, una maggiore quantità d’acqua è esposta, e l’autore principale dello studio, il professor Lloyd Peck, ha constatato che grandi quantità di piccole piante marine chiamate fitoplancton fioriscono nelle zone in cui l’acqua dolce è maggiormente esposta a causa della fusione.
Questa colonizzazione sta avendo un notevole impatto positivo sul cambiamento climatico. La clorofilla e altri pigmenti sono usati dal fitoplancton per assorbire la luce solare per la fotosintesi, e quando le piante crescono in gran numero, cambiano il modo in cui la superficie dell’oceano riflette la luce del sole. Essi sono inoltre alla base della catena alimentare dell’oceano. Animali come spugne e coralli consumano fitoplancton. Possono vivere per decenni o centinaia di anni e quando muoiono si depositano sul fondo del mare dove sono sepolti e possono così stoccare il carbonio per migliaia o milioni di anni sotto la superficie del mare.
Pubblicata sulla rivista Global Change Biology, gli scienziati stimano nella loro ricerca che questo nuovo “affossamento” naturale sta recuperando circa 3,5 milioni di tonnellate di carbonio dall’oceano e dall’atmosfera ogni anno. Ciò equivale a 12,8 milioni di tonnellate di CO2 rimosse dall’atmosfera.
Anche se si tratta di una piccola quantità di carbonio rispetto alle emissioni globali di gas serra nell’atmosfera è comunque una scoperta importante. Esso mostra la capacità della natura di prosperare di fronte alle avversità. Abbiamo bisogno di questo elemento naturale di assorbimento del carbonio nei nostri calcoli e modelli per prevedere i futuri cambiamenti climatici. Finora non sappiamo se vedremo più eventi come questo su tutto il resto della costa dell’Antartide, ma è qualcosa che sarà tenuto d’occhio da vicino.
Il professor Peck e i suoi colleghi hanno confrontato le registrazioni del ritiro costiero dei ghiacciai con la quantità di clorofilla (pigmento vegetale verde indispensabile per la fotosintesi) nell’oceano. Hanno scoperto che negli ultimi 50 anni, il ghiaccio disciolto ha aperto almeno 24.000 km2 di nuova acqua libera (un’area di dimensione simile al Galles) e questa è stata colonizzata dal fitoplancton che assorbe il carbonio. Secondo gli autori questa novità è il secondo elemento più grande che agisce contro i cambiamenti climatici finora scoperti sulla Terra (il più grande è la crescita delle foreste nuove nella regione artica).
Fonte: [Enn]