Gli esperti lo avevano predetto non più tardi di una settimana fa: quest’estate sarebbe stata la peggiore per il Polo Nord. Detto-fatto: il ghiaccio marino artico ha fatto registrare pochi giorni fa il record negativo. Mai nella storia è stato così ridotto da quando sono state effettuate le prime rilevazioni. Il calcolo è stato possibile grazie alle immagini satellitari che hanno potuto constatare come la superficie del ghiaccio artico si sia ridotta del 30% o 1580 miglia quadrate, oltre 2.500 km quadrati.
Il precedente record negativo era stato registrato nel 2007 ed in questa settimana si è arrivati leggermente al di sotto. A darne notizia sono stati la NASA ed il National Snow and Ice Data Center in Colorado, i quali hanno stabilito che mediamente dal 1970 si sono persi il 40% dei ghiacci marini. Secondo gli scienziati questa è la diretta conseguenza dell’attività umana che porterà inevitabilmente, almeno nel periodo estivo, ad una completa sparizione dei ghiacciai in quella zona entro fine secolo.
Il primo ad ipotizzare una fine simile fu l’IPCC qualche anno fa, ma secondo alcuni esperti mantenendo questo ritmo non ci sarà bisogno di aspettare così a lungo: già entro il 2030 non ci sarà più ghiaccio marino al Polo Nord. Secondo i più catastrofisti questa eventualità potrebbe manifestarsi addirittura entro il 2020. Ma cosa significa questo scioglimento per gli esseri umani?
Le conseguenze sono molto preoccupanti. Prima di tutto si riduce la superficie riflettente per i raggi solari. I raggi oggi quando arrivano sulla Terra vengono riflessi da questa enorme superficie bianca e ritornano indietro. Senza di essa verranno assorbiti dagli oceani, aumentando la loro temperatura ed accelerando sempre di più tutti questi processi. Inoltre si apriranno delle “autostrade del mare” per le petroliere e ci sarà la possibilità di trivellare sempre di più in delle zone finora inaccessibili. Tutto questo prolungherà la vita del petrolio, comportando ulteriori emissioni. E tutto questo non può far altro che peggiorare ulteriormente la situazione.
[Fonte: Treehugger]
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