La Regione Sardegna e il Consorzio italiano compostatori (Cic) hanno siglato un accordo per promuovere la raccolta differenzita dei rifiuti organici e compostabili e trasformarli in risorsa per la regione. Soddisfatti per l’accordo che avrà durata triennale Giorgio Oppi, assessore all’Ambiente dell’isola sarda, e il rappresentante del Cic Leonardo Ghermandi. Si potrebbe proporre questa soluzione all’intera penisola per limitare il quantitativo di rifiuti che finisce nelle discariche ogni giorno, e da diversi decenni?
La gestione e la raccolta differenziata dei rifiuti organici e compostabili servirà a produrre compost di qualità che il Consorzio, promotore di un programma di certificazione volontaria del prodotto ottenuto dal compostaggio dei rifiuti, certificherà con marchio di qualità “Compost Sardegna” e promuoverà nell’isola. Una raccolta differenziata di tutti i materiali che possono essere riciclati, come il vetro, la carta e i cartoni, la plastica e gli imballaggi in pvc, ma anche le lattine e metalli, senza contare i rifiuti organici e compostabili, potrebbero limitare moltissimo la spazzatura che si accumula senza futuro nelle discariche di cui è disseminata la nostra bella Italia. Non da ultimo l’appello lanciato da Franca Valeri che si mostra ancora una volta, e in un ambito che non le appartiene, intelligente e piena di buon senso. Lasciano da parte il profitto e il guadagno a tutti i costi, il modo più efficace e senza dubbio sostenibile per risolvere l’annosa questione dei rifiuti, è quello di riciclare tutto quello che può essere riciclato e per capirlo basta un po’ di buon senso; promuovere e agevolare le imprese che puntano ad obiettivi verdi e alla produzione di manufatti che possano essere riciclati senza finire in discarica a marcire e a riempire di sostanze tossiche e indistruttibili il futuro nostro e quello dei nostri figli. Come sappiamo una pila esausta, un frigorifero, un materasso che spesso vediamo gettati senza cura lungo le strade, non scompaiono dalla natura; ma forse non tutti lo sappiamo.
[Fonti: Libero News; Ansa]
[Photo Credit | Thinkstock]
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