Una politica energetica poco attenta alla salute dell’ambiente. E’ quella presentata dalla candidata repubblicana alla vicepresidenza degli Stati Uniti nonchè governatrice dell’Alaska, Sarah Palin. La vice di Mc Cain, infatti, in un discorso tenutosi a Toledo, nell‘Ohio, ha illustrato, rivolgendosi alla Xunlight Corporation, azienda costruttrice di pannelli solari, la sua visione energetica basata soprattutto sull’impiego dei carburanti fossili. I pilastri della politica energetica della Palin sono il petrolio e le altre fonti fossili: si punta allo sviluppo del nuovo petrolio, del carbone pulito, delle centrali nucleari (se ne prevedono 45 da realizzare entro il 2030), delle trivellazioni e dei gasdotti. Per quanto riguarda le energie rinnovabili la vice di Mc Cain si dichiara scettica sulla loro efficacia in quanto non hanno applicazione immediata e afferma che bisogna pur procedere con esse ma non a discapito delle fonti fossili.
Secondo la Palin, infatti, l’America dovrebbe ampliare la pruduzione di petrolio e di gas naturali per dare una mano all’economia locale e poichè, addirittura, interrompere la produzione di carburanti fossili significherebbe danneggiare l’ambiente.
Le politiche che ostacolano la produzione interna -afferma la Palin- non proteggono il nostro ambiente. Semplicemente esaltano e premiano metodi estrattivi che sono più pericolosi e meno puliti, in paesi che applicano pochi o nessuno dei sistemi di salvaguardia ambientale. Mentre ai nostri avversari piace porsi come difensori dell’ambiente, all’atto pratico il loro rifiuto di supportare la produzione interna non fa altro che danneggiare l’ambiente. Non fa niente di buono.
Strana concezione del bene ambientale ha la Palin! Concezione che si riscontra anche nella questione del global warming. Per Sarah Palin, infatti, il surriscaldamento globale non è stato causato dall’azione dell’uomo e che, anzi, bisogna stare in guardia contro gli effetti dell’eccessiva lotta al riscaldamento globale. La vice di Mc Cain dichiara che ormai i cambiamenti climatici ci sono e non ha importanza capire come e da chi sono stati causati.
Per queste ed altre dichiarazioni Sarah Palin è finita più volte nel mirino degli ambientalisti che vedono in lei una vicepresidente poco attenta alla salvaguardia ambientale ma accanita sostenitrice dei carburanti fossili e della produzione massiccia di energia.
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