Come per i notebook, anche per quanto riguarda i cellulari si è scatenata una corsa al prodotto ecologico, anche se con gravi ritardi rispetto ai computer. Finalmente abbiamo un vincitore. A tagliare il traguardo per primo è Samsung, con il suo Blue Earth, il primo cellulare 100% ecologico, o quasi.
La caratteristica principale di questo telefono è che si ricarica con la luce solare. Durante la sua presentazione avvenuta ieri al congresso mondiale sui cellulari tenutasi a Barcellona, si è fatto un piccolo riferimento ad una batteria da ricaricare in maniera classica, il che fa capire che servirà come supporto per quando la carica solare non basta. Assicurano i produttori comunque che con una ricarica di 90 minuti al sole (sul dorso è installato un mini pannello solare) sarà possibile effettuare una conversazione di un’ora. Non è tantissimo, ma è un buon inizio.
Ma non è tutto qui. Infatti la mascherina del telefono sarà completamente prodotta da materiali riciclati, soprattutto bottiglie di plastica e, cosa molto importante, al suo interno non conterrà agenti chimici inquinanti come berillio, ritardanti di fiamma brominati e ftalati. Inoltre, insieme alle varie tecnologie moderne come il touch screen, questo telefono avrà una funzione tutta nuova, chiamata “Eco-Walk“. In pratica si tratta di un “pedometro”, cioè un contatore di passi, il quale non si ferma soltanto al conteggio dei passi che uno effettua, come un normale contapassi, ma segnala anche quanta CO2 si è risparmiata camminando anziché viaggiare in auto. Questa funzione serve più che altro per formare una coscienza ambientale per le persone in quanto, calcolando l’inquinamento evitato, i dati vengono convertiti in alberi salvati. Così dopo una certa quantità di chilometri fatti a piedi, il cellulare ci indicherà che abbiamo salvato qualche centinaio di alberi.
Anche la confezione che conterrà il Blue Earth sarà fatta da carta riciclata ed il caricatore sarà a 5 stelle, cioè sarà ad alta efficienza energetica, con consumo ridotto all’osso nella modalità stand-by. Il costo ancora non è noto, si sa soltanto che sul mercato asiatico e americano dovrebbe essere messo in commercio a breve, mentre in Europa lo potremo vedere soltanto nella seconda metà di quest’anno.
Nexso 17 Febbraio 2009 il 2:43 pm
In qualche modo mi volete bene. Finalmente avete pubblicato una mia segnalazione, dopo tanto tempo. Grazie.
Paola 17 Febbraio 2009 il 2:54 pm
😉