Salvate la neve, lo chiedono i campioni di sci

Tutti a Poznan. Anche i campioni di sci di tutto il mondo si sono dati appuntamento nella cittadina polacca in cui si sta tenendo la conferenza mondiale sul clima, per rendere partecipi i grandi del pianeta della loro preoccupazione circa il riscaldamento globale, che sta mettendo in pericolo il futuro del loro sport, del lavoro proprio e di migliaia di persone che vivono di neve. Proprio quella neve che manca sempre di più, sostituita da un’irritante neve artificiale (che tra l’altro per essere sparata inquina anche non poco).

Appena fuori dalla sede della conferenza si sono incontrati i campioni delle varie discipline invernali, dai campioni di sci Ted Ligety e Julia Mancuso, ai campioni polacchi Magdalena Gwizdon e Tomasz Sikora, fino all’intera squadra finlandese di ski jump, tutti uniti in risposta all’appello lanciato dal WWF per salvare il pianeta.

“Dalle Alpi all’Himalaya, dalle Montagne Rocciose alle Ande, il riscaldamento globale comporta inverni più miti e meno nevicate. Ghiaccio e neve sono particolarmente vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico e in quanto sciatori e snowboarder incalliti vediamo i nostri amati sport in pericolo”.

Questo l’appello firmato dai beniamini dello sport invernale, i quali chiedono di mantenere il riscaldamento globale sotto la soglia di pericolo dei due gradi, di ridurre le emissioni anche prima del fatidico 2020 e di ridurre fino all’80% (rispetto al 1990) le emissioni entro il 2050. Sono proprio le persone che vivono di ghiaccio e neve le prime a pagare il riscaldamento globale. Operaturi turistici, sportivi, semplici appassionati e anche tanta biodiversità, dagli animali alle piante, che stanno cominciando ad avere più di un problema senza più le temperature rigide che li tengono in vita. E se calcoliamo che negli ultimi 150 anni i ghiacciai terreni sono stati dimezzati, significa che c’è molto da preoccuparsi. Un appello che nessuno può permettersi di ignorare.