Il salone dell’auto di Francoforte, uno degli eventi principali per gli amanti dei motori, sta per aprirsi, ma già molte novità si conoscono. La mostra comincerà domani, giovedì 17 settembre, ma dalle prime informazioni si sa che sarà una passerella ecologica.
Se nelle passate edizioni, tra auto nuove e superlusso facevano timidamente capolino le prime auto ibride, quest’anno queste, insieme a quelle elettriche, potrebbero essere la maggior parte delle vetture in esposizione. Mentre le stelle del cinema e non solo si fanno fotografare in sella alle loro Prius e altri modelli ecologici, farebbero bene a fare un salto in Germania per capire chi vincerà la sfida dell’auto più pulita del 2009. La maggior parte della sfida sarà tra le auto tedesche e le giapponesi, che sono peraltro le più avanti con la ricerca, avendo cominciato prima di tutti a costruire auto ibride.
Per la maggior parte saranno citycar, le quali per la prima volta potranno rubare la scena a fuoristrada, SUV e auto di lusso. La maggior attesa è per la nuova Smart ED, con motore 100% elettrico, che se la vedrà in patria con la Up della Volkswagen e la Megacity della Bmw, e sullo scenario internazionale con la iOn della Peugeot, la i-MIEV della Mitsubishi, la Citroen Revolve, la Hyundai i10, e addirittura la prima auto elettrica di lusso prodotta dall’Aston Martin. Si chiamerà Cygnet, e dalle prime anticipazioni sembra che sia lunga 3 metri (un po’ troppo per una citycar), ma che non le manchi nulla dei tanti accessori che l’hanno contraddistinta negli anni.
Ma andranno forti anche le versioni ibride, sempre più avanzate, e sempre meno costose rispetto ai modelli iniziali di solo un paio di anni fa. In questo campo a fare la voce grosse come al solito è la Toyota, che presenterà la nuova iQ, ma anche Citroen, Opel e Volkswagen, fino alla tanto attesa Fiat Punto Evo che, insieme alla Lancia Ypsilon Elle e all’Alfa Romeo MiTo “Quadrifoglio Verde” saranno le prime auto italiane a sperimentare il motore ibrido. Delusione per la Ferrari, una delle poche marche di lusso che ancora non hanno intrapreso il cammino dell’ecologia. Ogni anno si dice che allo studio c’è un modello ibrido, ma intanto il tempo passa e sul mercato ancora non si vede nulla.
