I suoni generati dagli esseri umani hanno le potenzialità per incidere in misura significativa sulla vita degli animali acquatici. Finora questo era risaputo per quanto riguardava i delfini e le balene, i quali confusi dai rumori, finivano col perdersi e molto spesso spiaggiarsi. Secondo una nuova ricerca pare che questo però avvenga anche in specie ben diverse da quelle più grandi e che meglio conosciamo.
L’incisività da parte dell’uomo sui singoli animali è in larga misura sul loro benessere, fino alla riproduzione, la migrazione e mette in pericolo persino la sopravvivenza della specie stessa. Secondo questo studio, gli animali marini potrebbero subire effetti negativi che vanno dalla perdita dell’udito ad una maggiore influenza nella propria vita a causa dei rumori ambientali, in modo non dissimile per gli esseri umani e per gli animali terrestri. Come se il vostro vicino decidesse di utilizzare per tutto il giorno un martello pneumatico per tutta la vita. Voi come vi sentireste?
Lo studio descrive anche alcuni recenti e ben controllati studi sperimentali che evidenziano le conseguenze per il futuro:
I suoni generati dall’uomo nell’ambiente marino possono comportare solo piccoli cambiamenti nel comportamento di alcuni animali, ma la morte immediata di altri. Con il grande aumento della produzione del suono nell’ambiente marino dovuto alle attività umane, come la trivellazione per il petrolio, il trasporto e la costruzione, l’effetto dei suoni generati diventa un problema sempre più incombente.
Questa la conclusione del dr. Arthur Popper, docente dell’Università del Maryland, Usa. Gli animali marini utilizzano i suoni per comunicare e per raccogliere informazioni sul proprio ambiente. A differenza della “scena visiva” sviluppata dagli animali con il senso della vista, la “scena uditiva” fornisce suoni derivati da animali marini con una vista tridimensionale del mondo e si estende ben al di là della scena visiva.
Il dr. Popper ha aggiunto che:
L’individuazione della scena uditiva gioca un ruolo cruciale nel rilevamento del suono, con l’individuazione dei segnali di comunicazione. Tutto ciò che per l’ambiente altera l’organismo dell’animale, altera anche la capacità di rilevare e analizzare la sua scena uditiva. Questo ha le potenzialità di causare un impatto negativo sulla vita degli animali, nonché la sopravvivenza della specie.
Non solo chiacchiere degli animalisti, ma prove concrete su cui molti dovrebbero riflettere.
Fonte: [Sciencedaily]