Ecologia e archeologia, a Roma aprono i giardini del Palatino

Per fortuna Roma non è solo la capitale caotica che rischia l’emergenza rifiuti per la chiusura della discarica di Malagrotta, Roma è anche arte e archeologia, è anche cultura e intrattenimento, cinema ed ambiente. Ambiente che si arricchisce di una perla in più: i giardini del Palatino che dopo secoli tornano al loro antico splendore e aprono al pubblico per visite guidate e scorci indimenticabili.

Come spiega Anna Maria Ciarallo, esperta di archeobotanica e curatrice della mostra “Orti e giardini. Il cuore di Roma Antica”, insieme agli studiosi Giuseppe Morganti e Maria Antonietta Tomei.

Dall’antichità il Palatino è stato luogo provilegiato di raccolta delle piante che arrivavano da tutto il mondo. Sotto la massima espansione dell’impero da ogni provincia venivano importate piante per motivi celebrativi, economici, medicinali o alimentari. Arrivarono per la prima volta dal medio Oriente limoni, peschi, albicocchi, ciliegi.

Dopo la caduta dell’impero e i secoli bui del Medioevo, i giardini tornano in auge grazie al cardinale Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III, uomo colto ed erudito che creò sul colle Palatino il primo orto botanico del tempo che nel frattempo si arricchiva delle piante provenienti dal Nuovo Mondo: agavi, pomodori, peperoni, tabacco. Nella fine dell’800 vennero introdotte nuove piante arrivate dall’Oriente che danno all’orto un nuovo assetto.

La mostra, aperta al pubblico fino al 14 ottobre, si articola di 8 stazioni principali che hanno inizio nel giardino della Casa di Augusto, per passare poi ai fiori azzurri del Ninfeo ellittico, alla Casina Farnese in cui è stata allestita una mostra con le stampe antiche degli orti e dei giardini, alla fontana ottagona con giochi di piante e vetro, alla Domus Augustana in cui trionfano le petunie e la plumbago, si raggiunge poi lo Stadio ricolmo di verbene, e il Vivaio Farnesiano, per giungere infine nel giardino di rose antiche degli Orti Farnesiani.

[Fonti: La Repubblica; Ministero dei Beni Culturali]

[Foto: Ministero dei Beni Culturali]