Il Parlamento europeo ha chiesto norme più severe sulla raccolta dei rifiuti elettronici nei Paesi membri dell’Unione. L’obiettivo è che entro il 2016 venga raccolto almeno l’86% degli scarti prodotti all’interno di ogni singolo Stato.
La Commissione europea aveva suggerito di fissare gli obiettivi al 65%. Entro il 2012, la legislazione prevede già la raccolta di 4 kg di rifiuti elettronici ed elettrici per ogni abitante dell’Unione, ma l’Europa stringe ulteriormente per evitare che televisori, computer, lavatrici e cellulari vecchi e/o non più funzionanti vadano ad alimentare le discariche abusive.
In particolare, si preme affinché il ritiro uno contro uno diventi vincolante per il negoziante, anche per apparecchi di piccole dimensioni ormai fuori uso. L’Italia ha già provveduto il 17 giugno scorso con nuove normative che spingono in questa direzione. Nel 2009, nel nostro Paese, le stime parlano di una media di 3,21 kg pro-capite di rifiuti elettrici ed elettronici per un ammontare complessivo di 193 milioni di kg, ben il triplo rispetto al 2008.
[Fonte: Ansa Ambiente&Energia]
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