Referendum sul nucleare in Sardegna: l’atomo è stato bocciato, stando agli ultimi dati pervenuti. Continuiamo ad aggiornarvi sull’esito della consultazione popolare sulla costruzione di centrali e depositi di scorie nucleari sull’isola. Al momento sono state già scrutinate 1.368 sezioni, pari al 75% del totale, su complessive 1.820 e risulta che ben il 97,64% dei votanti ha risposto sì alla domanda:
Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?
Secondo quanto fa sapere la stessa Regione in una nota, l’affluenza alle urne per il referendum è stata del 59,34%. Il quorum era fissato al 33%. Una partecipazione ed un risultato inequivocabili.
[Fonte: Reuters]
gian_paolo 3 Giugno 2011 il 11:39 pm
Con gli attuali incentivi 0.40€/KWh + prezzo commerciale 0.085= paghiamo il KWh FV 5,7 volte il prezzo di mercato esente da tasse e balzelli di 8,5 cent (quello di produzione o di acquisto all’estero è decisamente inferiore di circa il 25-30% e se si facesse il conto con 6.5 cent, il KWh FV costerebbe quasi 8 volte il costo di produzione tradiz).
Ciò vuol dire che se il FV arrivasse al 10% della produzione nazionale, avremmo 90% tradiz. + 10% FV = ovvero 0.90+0.10×5.7 = 1,47 cioè con gli attuali, assurdi e scandalosi incentivi il KWh costerebbe quasi il 50% in più, con conseguenze disastrose sulla produzione industriale italiana.