I seggi a Milano e Napoli sono chiusi da pochi minuti ed è già corsa ai risultati del ballottaggio. Gli occhi dell’opinione pubblica sono puntati su queste due città per via dell’impatto politico più che altro. Gli intention poll danno in vantaggio Pisapia e De Magistris. Noi ci auguriamo che a vincere siano i programmi e siamo molto più interessati all’esito del voto a Napoli, città stupenda insozzata dai rifiuti che ha bisogno di darsi una ripulita in tutti i sensi.
Ecco perché, al di là dei risultati finali e della sicura gioia che scaturirà per Luigi De Magistris, candidato Idv, piuttosto che per Gianni Lettieri, candidato Pdl, vogliamo ricordare che hanno degli impegni da rispettare: in campagna elettorale hanno dato dei tempi precisi per riqualificare il territorio napoletano.
Queste sono le promesse che all’uno e all’altro, in mezzo all’euforia che seguirà alla designazione del vincitore, bisognerà ricordare, specie per risolvere quella che più che un’emergenza è ormai una lercia consuetudine: l’annoso problema dei rifiuti, lasciati marcire per le strade della città, davanti a scuole, ospedali, monumenti con danni inestimabili per la salute pubblica e per l’immagine turistica e perdite economiche per l’industria del settore.
De Magistris nel suo programma per l’ambiente si è impegnato a combattere contro gli inceneritori, portando la raccolta differenziata al 66% nel giro di un anno. Lettieri, dal canto suo, già nei primi cento giorni del mandato, ha promesso l’avvio capillare della raccolta differenziata porta a porta, più cestini e posacenere sui marciapiedi e lo sviluppo di un sito di compostaggio per la produzione e la vendita di compost ed energia elettrica. E ancora isole ecologiche, esattamente dieci in tre mesi. Contro l’inquinamento il Napolipass su modello dell’ecopass di Milano.
De Magistris, per quanto riguarda sempre il tema dei rifiuti che più ci preme, è favorevole agli impianti di compostaggio così come alle isole ecologiche e punta all’ambizioso obiettivo dei rifiuti zero a Napoli entro il 2025. Inoltre, il suo punto di forza è la differenziata che verrà incentivata facendo pagare la tassa sui rifiuti in base all’indifferenziata: in pratica più differenzi meno paghi, il che ci sembra una proposta più che sensata.
Staremo a vedere chi vincerà e speriamo che vincano soprattutto questi programmi perché i rifiuti emanano un brutto odore sia a destra che a sinistra, su questo siamo d’accordo. E in caso contrario, per scrivere queste promesse e lasciarle poi marcire avrebbero soltanto sprecato inchiostro e carta inutilmente.
Margherita 1 Marzo 2017 il 3:07 am
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