Le bollette energetiche sono sempre più care, ed è di pochi giorni fa l’ennesimo rialzo a causa delle nuove tasse. Ormai questa situazione sta cominciando a diventare insopportabile, e sono in molti a proporre delle soluzioni. Tra queste c’è senza dubbio quella del risparmio energetico, ma attenzione perché il semplice spegnere la luce non solo potrebbe non bastare, ma potrebbe persino creare disagi.
Lo segnala l’Ofgem, l’organismo regolatore delle tariffe britanniche, secondo cui una pratica del genere paradossalmente danneggerebbe le famiglie più povere e gli utenti più anziani. Secondo la teoria, elaborata dal ministro dell’energia Ed Davey, un quadro in cui il costo energetico rimane fisso, avvantaggia i giovani e coloro che prima consumavano tanto, i quali sono più attenti a questo aspetto ed ora sprecano di meno, risparmiando importanti quantità di denaro, ma danneggiando le altre categorie che magari non conoscono il problema o non hanno la possibilità di ridurre i propri consumi, che si ritrovano a pagare anche di più rispetto a quanto non pagavano prima, perché i costi vanno a ricadere specialmente su di loro.
La soluzione la sta studiando in quest’ultimo periodo Ed Milliband, principale esponente del partito d’opposizione, il quale propone un meccanismo simile a quello di Groupon, cioè far acquistare una determinata quantità di energia a tanti utenti in modo da farla pagare meno a tutti. In tutto questo dovrebbe rientrare un organo regolatore che evita che qualche furbetto esageri con la quantità di energia sprecata, come appunto l’Ofgem.
Certo, poi il meccanismo è più facile a dirsi che a farsi. Una cosa è organizzare l’acquisto collettivo di una vacanza, un’altra è regolare il mercato energetico. Ma un’idea simile potrebbe favorire anche la concorrenza, con i gruppi di persone che acquistano “pacchetti energetici” dal migliore offerente, e non si ritroverebbero a scegliere, come spesso avviene, tra il peggio ed il meno peggio. Ognuna di queste ipotesi verrà vagliata nei prossimi mesi, e magari se funzionasse potrebbe essere adottata anche da noi.
[Fonte: The Guardian]
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Charla 1 Marzo 2017 il 3:06 am
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