Considerando che i consumi per il riscaldamento e raffreddamento della casa sono tra i maggiori divoratori di elettricità, converrebbe dare uno sguardo al passato e chiederci: come facevano i nostri antenati a sopravvivere al caldo dell’estate senza l’aria condizionata?
I sistemi elettronici che usiamo oggi consumano da soli molto più di tutti gli elettrodomestici, ed evitare di accenderli significherebbe risparmiare una gran quantità di Co2 emessa, oltre che qualche decina o centinaia di euro in bolletta. Molto di più è il risparmio se il condizionatore non viene nemmeno acquistato. Come fare dunque a farne a meno senza sciogliersi in un bagno di sudore? Dopo il salto vedremo come.
Facendo un balzo indietro nel passato, quando ancora non c’erano i macchinari moderni, i metodi più usati in casa erano principalmente due: spostarsi in base al sole (cioè passare la giornata in una stanza in cui non batte il sole, cambiando ambiente a seconda dell’orario), e la ventilazione trasversale, cioè tenere tutte le finestre di casa aperte, in modo da sollevare una corrente molto più naturale e salutare di quella del condizionatore d’aria.
Se però questo non basta, e vogliamo “spingerci” in avanti di qualche secolo, possiamo affidarci ai ventilatori. Il consiglio è di installare un ventilatore da soffitto (o anche più di uno), a patto che vi ricordiate di spegnerlo quando lasciate una stanza. I ventilatori da soffitto sono molto più efficienti dei ventilatori a piantana, e ancor di più rispetto a quelli da tavolo, ma occhio a come vengono montati. Essi infatti muovono l’aria calda, ma se la spingono verso il basso la restituiscono fredda, se invece la risucchiano, mantengono la temperatura calda come se non ci fossero proprio. Per assicurarsi di ottenere l’effetto voluto, controllare il movimento del ventilatore: se va in senso antiorario sta funzionando correttamente, se gira in senso orario probabilmente siete destinati a sudare inutilmente. Un ventilatore da soffitto è in grado di abbassare la temperatura di una stanza fino a 10 gradi e consuma quasi 50 volte meno di un condizionatore.
Altre soluzioni vanno dalla classica doccia fredda (una decina di minuti bastano per mantenere la pelle fresca per ore) a quelle più tecnologiche, come il cuscino pieno d’acqua, il quale non produce il calore del classico cuscino che si impregna durante la notte, oppure il ventilatore da letto, un piccolo ventilatore installabile sotto le coperte che emana una leggera brezza che abbassa la temperatura, facendovi riposare senza lo spauracchio del sudore.
Se siete disposti a spendere un po’ di più per risparmiare emissioni, oggi esistono degli schermi solari, installati da molte aziende d’infissi anche in Italia, che permettono alla luce del sole di entrare nella stanza, ma tengono il calore fuori. Infine, una soluzione low cost, può essere sostituire le vecchie lampade ad incandescenza con quelle nuove a risparmio energetico. I vecchi bulbi consumano il 90% di elettricità producendo calore ed il 10% per illuminare, mentre le lampadine compatte invertono i due valori. Può non sembrar molto, ma se in una stanza sono accese contemporaneamente 5-6 lampadine, la temperatura può variare anche di un grado.
EcoBB 23 Giugno 2010 il 9:58 am
Un consiglio per chi ha un giardino. Se si mettono a dimora alberi caduci si ottiene un doppio effetto: luce in inverno (in cui gli alberi non hanno foglie) e ombra d’estate.
Paola Pagliaro 25 Giugno 2010 il 6:06 pm
grazie del prezioso consiglio 🙂
Nexso 25 Giugno 2010 il 6:54 pm
Complimenti per l’articolo. Una domanda: come posso diminuire il calore nella mia stanza con il pc acceso? Noto un’enorme differenza tra la mia e le altre della casa. Quando esco utilizzo la modalità sospensione (su Linux adesso funziona bene) ma quando lo tengo acceso emana molto calore.
Ho anche aumentato la velocità della ventola della CPU ma senza risultati.
Paola Pagliaro 26 Giugno 2010 il 12:15 am
uhm io avevo questo problema con il vecchio pc, ne ho appena acquistato uno ecologico e anche se lo tengo acceso ore ed ore è freddissimo… ho trovato questo programma ma non so dirti se funziona… chiedi a geekissimo 🙂
http://digilander.libero.it/void3/tips/ComeRaffreddareILProcessore.htm
Nexso 26 Giugno 2010 il 2:15 am
@ Paola Pagliaro:
Grazie Paola, sei molto gentile.
Riguardo il programma, purtroppo funziona solo su Windows ed io ho Linux.
Invece, sui pc ecologici, credo che tu ti volevi parlare dei nettop, cioè piccoli pc da una CPU a basso voltaggio. Il problema di quei pc, oltre alla bassa potenza, è che non puoi crearci un sistema Raid per gestire più HD, cosa che io sto facendo 😛
Paola Pagliaro 26 Giugno 2010 il 1:30 pm
figurati 🙂
capito e allora non ti resta che mettere un piccolo ventilatore dietro 😉 comunque credo che programmi di quel tipo li facciano anche per Linux, questo mi sa che misura solo la temperatura http://ksensors.sourceforge.net/