Nello scorso mese di settembre 2009 è cessata, così come imposto dall’Unione Europea, la produzione delle lampadine a incandescenza da 100 Watt; ora è la volta di quelle da 75 Watt nell’ambito di un graduale stop alla produzione che tra un anno interesserà anche quelle da 60 Watt. A regime nei negozi che vendono materiale elettrico, ma anche nei supermercati e presso i grandi centri della distribuzione organizzata troveremo solamente lampadine fluorescenti che costano di più. Ma il maggior prezzo giustifica questa rivoluzione?
Ebbene, la risposta è affermativa visto che, come tra l’altro riporta l’Associazione Altroconsumo, sempre attenta ai temi riguardanti i risparmi in bolletta e la tutela ambientale, il maggior prezzo viene ammortizzato ampiamente dal minor consumo e, cosa che non guasta, anche da un aumento delle prestazioni sebbene i cittadini lamentino il fatto che la loro accensione non è istantanea ma graduale.
Da questo punto di vista i produttori stanno affinando lo sviluppo e la messa in commercio di lampadine fluorescenti in grado di garantire nel più breve tempo possibile dall’accensione la massima luminosità. Tra le lampadine a basso consumo ci sono poi anche le cosiddette alogene che, allo stesso modo, col tempo stanno migliorando in prestazioni, non presentano ritardi tra l’accensione e la massima luminosità, e soprattutto sono in grado di rendere meglio i colori.
L’addio alle lampadine a incandescenza, quindi, può avvenire senza tanti rimpianti visto che a conti fatti si potrà sia rispettare l’ambiente, sia tagliare i consumi di energia sebbene il costo di una singola lampadina rispetto a quelle estinte o in via di estinzione risulti essere più elevato. Come si dice, provare per credere, ragion per cui basta eliminare/sostituire nella vostra casa le lampadine a incandescenza con quelle fluorescenti e/o alogene per toccare con mano il risparmio quando vi sarà recapitata a casa la bolletta della luce.
sarita 2 Settembre 2010 il 9:01 am
sbaglio o le lampadine a fluorescenza contengono elementi inquinanti? e che i distributori dovrebbero avere dei punti di raccolta ma nessuno è obbligato a farlo?