Secondo una ricerca compiuta da un gruppo di ricercatori dell’Università canadese di Alberta, nel 2050 il 73% delle femmine di orsi polari non riuscirà a dare alla luce i propri cuccioli perché non ci saranno più ghiacciai nell’Artico. L’estinzione degli orsi polari potrebbe divenire una realtà già dalla metà di questo secolo.
L’allarme viene lanciato dalla rivista scientifica Nature Communications e da uno studio effettuato presso la Baia di Hudson, una grande insenatura dell’Oceano Atlantico fortemente colpita dagli effetti del riscaldamento terrestre.
Lo studio prende le mosse dal monitoraggio dei cuccioli di orso che vivono nella Baia di Hudson. Dal raffronto numerico e dalle dimensioni dei cuccioli, e dallo studio delle abitudini delle loro madri, i ricercatori hanno potuto considerare che la causa dello scioglimento dei ghiacciai mette a rischio la vita degli orsi perché le femmine di orso bianco si dovrebbero nutrire per almeno quattro mesi prima che il ghiaccio si sciolga e le costringa a tornare sulla terraferma dove non trovano cibo. L’aumento della temperatura terrestre tuttavia sta anticipando lo scioglimento dei ghiacciai e le femmine di orso non riescono a mangiare e assimilare il necessario per portare a termine la gravidanza e dare alla luce cuccioli sani. Già agli inizi degli anni ’90 il 28% delle femmine gravide di orso non riusciva ad avere cuccioli, oggi la situazione è molto più critica. Gli scineziati hanno ipotizzato che se non si arresteranno i cambiamenti climatici entro il 2050 i ghiacci artici si saranno sciolti del tutto. Il rischio estinzione in questo caso non sarebbe limitato ai soli orsi bianchi, la mancanza di ghiaccio nei circoli polari avrebbe ripercussioni molto più gravi sull’intero ecosistema. Come spiegano gli studiosi dell’Università canadese,
Questo vuol dire che se il trend continuerà, la Baia di Hudson non ospiterà più orsi e lo stesso discorso potrebbe valere per altre popolazioni che vivono in zone diverse.
[Fonte: Adnkronos]
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