Il riscaldamento globale colpisce anche le dimensioni degli animali. Alcuni animali, a quanto pare, stanno dimagrendo, mentre altri stanno ingrassando. Tutta colpa degli sconvolgimenti degli ecosistemi terrestri, della scomparsa di alcune specie, e della proliferazione di altre, ma anche dell’aumento delle temperature e delle correnti che cambiano.
E’ probabile che questo cambio di regime alimentare sia una reazione conseguente all’aumento delle temperature a causa del cambiamento climatico globale – spiega il professor Yoram-Yom Tov del Dipartimento di Zoologia dell’Università di Tel Aviv, che ha misurato l’evoluzione delle dimensioni del corpo degli uccelli e degli animali nelle zone in cui il cambiamento climatico è più estremo ed evidente.
I cambiamenti si registrano principalmente alle latitudini più elevate, dove il Prof. Yom Tov ha scoperto come gli uccelli diventino via via più piccoli mentre i mammiferi diventano più grandi, o almeno questo è quanto si verifica nella maggior parte delle specie prese in esame.
Il cambiamento-ipotizza lo studioso- è probabilmente una strategia per la sopravvivenza.
Il professor Yom-Tov, che ha trascorso decenni ad occuparsi della misurazione e del controllo delle dimensioni del corpo dei mammiferi e dei piccoli uccelli, dice che questi cambiamenti ora stanno accadendo più rapidamente. Il suo lavoro più recente sul tema, si è concentrato sulla riduzione delle dimensioni del corpo delle volpi artiche in Islanda, in uno studio apparso sul Global Change Biology.
Popolazioni animali in una vasta gamma di aree geografiche – uccelli nel Regno Unito, piccoli mammiferi nell’Artico, e più recentemente la volpe, la lince e la lontra nelle fredde regioni scandinave – si stanno adattando ad un cambiamento di temperature in aumento. Nei casi in cui le variazioni di temperatura sono più radicali, come quelle a latitudini più elevate, il professor Yom-Tov ha misurato i cambiamenti più radicali delle dimensioni del corpo di questi animali nel corso del tempo.
“Questo cambiamento può essere visto come un indicatore precoce del cambiamento climatico”, spiega il prof-Yom Tov. “C’è un costante aumento delle temperature a latitudini più elevate, e questo effetto – che sia antropizzato o naturale – ha un impatto enorme sugli animali che vivono in queste zone”.
[Fonte: Sciencedaily]
L'Eco della Terra 14 Febbraio 2010 il 12:12 pm
Il fatto che si stanno adattando non è una cattiva notizia. Lo è il fatto che l’uomo sta accelerando, peggiorando dei cambiamenti climatici, mettendo in pericolo se stesso in primis: perchè la terra, la fauna, la flora andranno avanti comunque, come hanno fatto per centinaia di milioni di anni, è l’uomo che rischia la catastrofe, l’estinzione.
Ma l’umanità sembra ancora non aver capito la gravità della situazione.
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