Novecento specie di uccelli potrebbero estingersi entro la fine del secolo. E’ questo l’ultimo allarme lanciato dall’Università dello Utah che ha analizzato oltre 200 studi sul tema effettuati negli ultimi anni. Secondo i ricercatori è vero che forse gli uccelli sono la razza meno a rischio in quanto, potendo volare, può spostarsi più facilmente a seconda della latitudine che più gli aggrada. Ma a rischio sarebbero tutte quelle specie che non migrano, e che sono abituate da secoli e vivere in posti dal clima stabile.
Ad esempio tra questi ci sarebbero gli uccelli tropicali che non sono abituati a far fronte alle stagioni o a cambiamenti climatici repentini. Ed infatti, secondo le stime effettuate dal capo ricercatore Çağan Şekercioğlu, queste specie sarebbero l’89% di quelle che potrebbero sparire. Alla base di questo calcolo c’è l’incremento di 3,5 gradi Celsius previsto dal panel per i cambiamenti climatici dell’Onu, previsto entro il 2100. Secondo Şekercioğlu le specie a rischio sarebbero tra le 600 e le 900, a seconda della distruzione dell’habitat da parte dell’uomo, e ad ogni ulteriore grado di surriscaldamento medio potrebbero corrispondere tra le 100 e le 500 specie estinte in più.
Il Paese che ne risentirebbe maggiormente sarebbe il Brasile dove queste specie a rischio perderanno fino all’80% del loro habitat. Purtroppo non sono solo questi i fattori di pericolo, ma bisognerebbe anche aggiungere la caccia, le specie invasive, l’inquinamento e le malattie che potrebbero aggravare ulteriormente la perdita di biodiversità. In molti, probabilmente tra i più insensibili, potrebbero fare spallucce di fronte ad una notizia del genere, tanto sono guai per gli uccelli, a noi cosa interessa?
Ed invece no, ci interessa eccome. Secondo quanto sottolinea lo stesso ricercatore, le conseguenze sull’uomo saranno inevitabili. Della carenza di uccelli ne risentirebbero gli agricoltori, i cacciatori-raccoglitori, i pastori ed anche il resto dell’ambiente di cui questi uccelli erano parte integrante. Tutto è collegato nel mondo, ed eliminare qualche anello della catena non può avere altra conseguenza che romperla.
[Fonte e foto: Treehugger]