Il punto di non ritorno, la soglia dei 400 ppm (parti per milione) di anidride carbonica nell’atmosfera, è stata superata. Sapevamo che prima o poi avremmo dovuto darvi questa notizia, ma non si è mai preparati abbastanza per avvenimenti di questa portata. Certo, nessuno se n’è accorto e non vi sembra cambiato nulla, ma per il mondo della scienza questo avvenimento significa molto. Prima di tutto significa che d’ora in avanti la temperatura salirà sempre di più.
Anni fa gli scienziati che si occupano di questo fenomeo avevano indicato che il livello di 350 ppm era stato superato, ed era il più alto mai registrato nella storia contemporanea. Dopodiché questa misura è salita sempre di più, avvicinandosi alla pericolosa soglia di 400. Allo stato attuale mediamente il livello è a 395 ppm, ma i rilevatori posti sull’Artico hanno registrato nei giorni scorsi per la prima volta il superamento della soglia dei 400.
Questo livello significa che il mondo non ha fatto abbastanza per arginare il problema del riscaldamento globale, e che deve effettuare ora sforzi ancora maggiori per tenere sotto controllo la situazione. Per capire quanto sia grave il fenomeno basti pensare che prima della Rivoluzione Industriale il livello di CO2 nell’aria era di 275 ppm. Ciò significa che 125 ppm sono quelle emesse dalle attività umane, al di fuori del normale ciclo della natura. Per oltre 60 anni le rilevazioni si erano attestate sui 300, a parte qualche picco sopra i centri urbani maggiori, ma ora l’incremento è stato improvviso ed in pochi decenni ha raggiunto quella soglia.
Per dare un’ulteriore dato di pericolosità, si stima che la Terra non raggiungeva i 400 ppm di CO2 nell’atmosfera da qualcosa come 800 mila anni. Secondo quanto spiega Chris Field del Carnegie Institution, questo superamento della soglia farà sì che vivremo in un mondo diverso, un mondo in cui la temperature medie è quasi certo che supereranno i 2 gradi di innalzamento, con tutto ciò che ne consegue, e che abbiamo spiegato negli anni: scioglimento dei ghiacciai, siccità, innalzamento del livello degli oceani, desertificazione, e tantissime altre conseguenze che nei prossimi decenni incideranno pesantemente sull’umanità.
[Fonte: The Guardian]
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