L’annosa questione dibattuta nel mondo scientifico che sembrava vederlo spaccato a metà tra quelli che dicono che il riscaldamento globale sia causato dall’uomo e quelli che affermano che si tratti di cicli naturali ha trovato una soluzione. In realtà non eravamo al 50 e 50, né a percentuali diverse ma vicine: il 97,1% del mondo scientifico concorda sul fatto che i mutamenti climatici in atto in questi ultimi atti siano causati dalle attività umane.
Per cercare di chiudere una volta per tutte la questione John Cook dell’Università del Queensland si è messo un giorno al tavolino con una bella pila di 4000 riviste specializzate contenenti oltre 11 mila documenti redatti da 29 mila scienziati di tutto il mondo negli ultimi 20 anni, e li ha sfogliati uno ad uno per cercare di capire come la pensavano. Alla fine di questo enorme sondaggio è risultato che il 97,1% era convinto che a causare questi fenomeni siano le conseguenze dell’inquinamento umano, il 2,2% diceva che non fosse ancora completamente chiaro di chi fosse la colpa, ed appena lo 0,7% rimanente affermava che senza dubbio l’uomo non c’entrava nulla e che si trattasse del normale ciclo della natura che, così come ha portato le Ere geologiche, così stava cambiando anche questa.
I nostri risultati dimostrano che c’è un forte consenso scientifico sulla causa del cambiamento climatico, nonostante la percezione pubblica del contrario
ha spiegato Cook che ha contestato il fatto che in un Paese così strategicamente importante come gli Stati Uniti solo il 42% della popolazione è convinta che la colpa sia nostra (dati del Pew Research Center). Il motivo di questa percezione distorta è da ricercarsi nell’attività delle lobby del petrolio, del carbone e di altre attività inquinanti che, per continuare a fatturare miliardi di dollari ogni anno, continuano a ribadire sui mass media che quello che fanno loro non comporta conseguenze sull’atmosfera, continuando così a convincere milioni di persone che spesso non cercano di informarsi più approfonditamente. Purtroppo difficilmente ricerche simili potranno rallentare le azioni inquinanti di queste lobby, ma intanto è sempre bene che la gente comune sia informata del fatto che non è vero che il mondo scientifico su questo argomento sia frantumato. È solo che quello 0,7% fa più rumore del restante 99,3.
[Fonte: the Guardian]
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