Una ricerca neozelandese ha messo in mostra oggi, di fronte agli occhi del mondo, come sarà il nostro pianeta di qui a qualche anno, se le emissioni di anidride carbonica dovessero continuare al ritmo attuale. L’aspetto più clamoroso riguarda una recente scoperta: milioni di anni fa l’Antartide assomigliava alle foreste presenti oggi nel Queensland, nella parte settentrionale dell’Australia.
Secondo i ricercatori dell’Istituto governativo di scienze Geologiche e Nucleari (Gns Science), il Polo Sud in un periodo che va tra 53 e 46 milioni di anni fa era una distesa di vegetazione tropicale, aveva temperature che si aggiravano intorno ai 20-27 gradi, e presentava una vegetazione da far invidia alle foreste moderne. Questa è chiamata dagli studiosi “epoca serra” in quanto l’anidride carbonica presente nell’atmosfera era di circa il doppio rispetto a quella di oggi, e così l’effetto serra che da anni il genere umano ha constatato, era la regola.
Poi qualcosa cambiò, il ciclo naturale portò alla dispersione della CO2, alcune terre emersero e gli alberi nel resto del pianeta la assorbirono, l’atmosfera cominciò a far registrare temperature più basse e questo portò alla glaciazione dei poli, fino ad oggi quando il Polo Sud è diventato il posto più inospitale del pianeta, con temperature che raggiungono anche i 50 gradi sotto lo zero.
Ma cosa c’entra tutto questo con noi? Sempre secondo gli stessi scienziati, che hanno pubblicato le loro teorie su Nature, attualmente la CO2 sta per raggiungere quegli stessi livelli. Ma come ribadiamo da anni, il problema è che li sta raggiungendo a velocità molto elevate, non con i normali processi che durano milioni di anni, tanto che se le nostre emissioni dovessero continuare al livello attuale, nel giro di pochi anni potremmo raggiungere quell’effetto serra presente milioni di anni fa. Il processo, come vediamo, è già iniziato con i ghiacciai che si stanno sciogliendo e veri e propri passaggi che si stanno aprendo tra le terre ghiacciate ai poli. Chissà, da qui a qualche secolo noi saremo sommersi dalle acque, e i nostri pronipoti vivranno ai due poli.
[Fonte: Repubblica]
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