Il clima durante l’inverno nel Mar Baltico è cambiato spesso negli ultimi 500 anni rispetto a quanto si potesse pensare prima. Una ricerca dell’Università di Göteborg dimostra che questa parte del mondo ha vissuto periodi di inverni sia miti che rigidi, e le transizioni tra questi tipi di clima sembra essere stata brusca.
Alcuni dei più completi dati al mondo sul clima, le temperature dell’aria e la copertura di ghiaccio nella zona del Mar Baltico nel corso degli ultimi 500 anni si possono trovare presso l’Università di Göteborg del Dipartimento di Scienze della Terra. Qui i ricercatori, guidati da Christin Eriksson, hanno utilizzato nuovi metodi statistici per studiare questa serie di dati e per esaminare le variazioni climatiche nel nord Europa dal 1500, concentrandosi in particolare sul clima invernale.
Il suo studio dimostra che il clima invernale nella regione del Mar Baltico è caratterizzata da lunghi periodi di inverni freddi o miti, e che le transizioni tra i diversi tipi di clima sono state piuttosto rapide. Il fatto che una pluralità di dati indipendenti sul Mar Baltico vadano nella stessa direzione rafforza la conclusione che la superficie del clima invernale tende a cambiare in maniera sorprendentemente veloce.
La serie di dati ha permesso di identificare 15 periodi nel corso degli ultimi 500 anni, che si discostavano dalla media. Otto di questi sono stati più caldi rispetto alla media e sette sono stati più freddi. Lo studio indica che siamo in un periodo caldo, che è iniziato nel tardo 1800. Essa mostra anche che vi è stata una variazione tra periodi più freddi, e più caldi durante l’inverno. Spiega Eriksson:
Per essere in grado di comprendere gli effetti del cambiamento climatico globale, dobbiamo capire come funzionano i cambiamenti climatici regionali
Lo studio ha anche esaminato la massima copertura del ghiaccio e del deflusso del fiume, e ha rilevato che la durata media massima della copertura di ghiaccio è stata più bassa negli ultimi 100 anni che in precedenza, mentre il deflusso del fiume, si è stabilizzato. I risultati suggeriscono che un futuro aumento di temperatura può portare ad una diminuzione della fornitura di acqua dolce del Sud, ma un aumento dell’offerta al Nord, che possono alterare sensibilmente l’equilibrio del sale del Mar Baltico e, pertanto, del suo delicato ecosistema.
Fonte: [Sciencedaily]