Riscaldamento globale: i 12 metodi per ridurre il metano e gli altri inquinanti

di Redazione Commenta

Qualche giorno fa vi avevamo parlato di un articolo apparso su Nature in cui si spiegava che per scongiurare l’incremento della temperatura media sopra i 2 gradi Celsius, un gruppo di scienziati aveva indicato nel metano e nel particolato i due obiettivi di riduzione su cui ci si doveva concentrare, ancor prima della CO2. Purtorppo però non vi avevamo indicato quali erano questi metodi. Una mancanza a cui ora tentiamo di porre rimedio.

1 – Passare dai forni inquinanti a quelli puliti. A noi oggi può sembrar strano, abituati alle nostre cucine ipertecnologiche, ma almeno un terzo della popolazione mondiale usa ancora i fornelletti a legna, a metano, carbone o con altri combustibili inquinanti che fanno anche male direttamente alla salute. Attualmente si calcola che questi forni causino 1,6 milioni di morti premature all’anno, senza contare l’incalcolabile quantità di emissioni. Questa, secondo gli studiosi della Columbia University, è la prima causa del riscaldamento globale collegata alle attività umane che si può risolvere, semplicemente sostituendo questi forni con quelli più efficienti.

2 – Limitare le perdite dei combustibili fossili. Il metano, ma anche gli altri combustibili, ha delle perdite inevitabili durante il suo utilizzo. Mentre in Occidente oltre il 90% di questo sottoprodotto viene recuperato e riutilizzato, nei Paesi poveri ciò viene fatto in appena il 20% dei casi. La trasmissione delle conoscenze verdi su cui tanto ha puntano l’Onu negli ultimi incontri si basa proprio su questo tipo di tecnologie.

3 – Aumentare l’efficienza del carburante. Se tutto il mondo avesse gli stessi standard europei sulle emissioni delle automobili, le emissioni dovute al carburante scenderebbero del 18%.

4 – Recupero del metano dalle miniere di carbone. Smetterla con il carbone sarebbe la soluzione ideale, ma se questo non è possibile, almeno recuperare l’enorme quantità sprigionata di metano dalle miniere da cui si estrae il combustibile eliminerebbe una quantità incredibile di inquinamento.

5 – Recupero delle emissioni delle discariche. Una delle principali fonti mondiali di metano sono le discariche. I rifiuti in decomposizione lo emettono, dunque un sistema che recuperi e ricicli il metano prodotto in questo modo (tecnologia già utilizzata in molti Paesi del Nord Europa) ridurrebbe di un ulteriore 8% le emissioni mondiali di metano.

6 – Vietare i roghi agricoli. Questa pratica antica emette circa il 7% del nerofumo e l’1% del metano mondiale. Gli studiosi chiedono che sia bandita.

7 – Asciugare le risaie. A metà stagione le risaie potrebbero essere drenate. In questo modo si riparmierebbero il 2% delle emissioni di metano.

8 – Migliorare i sistemi di trattamento delle acque reflue. Aggiornare i sistemi vecchi e introdurre quelli nuovi in posti che non li hanno ridurrebbe di un altro 1% le emissioni di metano mondiale.

9 – Aggiornamento fornaci. Le fornaci in quasi tutto il mondo sono inefficienti. Se fossero tutte costruite in mattoni ridurrebbero del 4% le emissioni di fuliggine.

10 – Più compost. Attualmente il materiale compostabile che finisce in discarica è causa del 22% delle emissioni umane di metano. E’ ovvio che se questo materiale fosse compostato in casa, o separato nella differenziata per poi essere trasformato in compost successivamente, si ridurrebbero queste emissioni.

11 – Ridurre le emissioni dal bestiame. L’annoso problema del metano proveniente dal bestiame (in particolare dalle mucche) potrebbe essere risolto in due modi: modificando la nostra dieta, riducendo o eliminando del tutto i prodotti derivati dagli animali, o semplicemente modificando le diete degli animali stessi, facendogli mangiare prodotti che producono meno gas. Anche il recupero del letame potrebbe contribuire a ridurre le emissioni di metano del 2%.

12 – Modernizzare le cokerie. Si tratta di forni industriali altamente inquinanti. Gli studiosi non chiedono di abolirli, ma almeno di modernizzarli con materiali e forme più moderne che potrebbero ridurre la produzione di nerofumo del 3%.

[Fonte: Treehugger]

Photo Credits | Thinkstock

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