Nel giro di pochi anni le Maldive verranno cancellate dalla lista dei Paradisi tropicali. Non perché non siano più attraenti, ma perché rischiano di non esistere più. Quello che fino a qualche anno fa sembrava un sospetto, oggi è realtà: il livello del mare si è alzato talmente tanto da mettere a rischio la popolazione che lì ci vive. L’ufficializzazione è arrivata nei giorni scorsi direttamente dalla bocca del Presidente delle Maldive che sta cercando un accordo con il Governo australiano per far emigrare il suo popolo nel Paese oceanico prima che sia troppo tardi.
Purtroppo questa volta non si tratta di previsioni ma della dura realtà. Alcune parti del Paese sono già rese inospitali, le spiagge sono state inghiottite dal mare e sempre meno terra è disponibile per la popolazione. Per avere un’idea di ciò che sta accadendo, basti leggere cosa scrive il Sydney Morning Herald:
Il presidente di quello che potrebbe essere il primo Paese al mondo perduto per i cambiamenti climatici ha esortato l’Australia a prepararsi ad una ondata di massa di rifugiati climatici alla ricerca di un nuovo posto dove vivere. Il presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed, ha detto che il suo Governo sta considerando l’Australia come una casa nuova possibile se il minuscolo arcipelago scomparisse sotto i mari. ”E’ sempre più difficile mantenere le isole inalterate come sono sempre state”, ha detto in un’intervista all’Herald […] ”Se le nazioni non faranno del bene a se stesse, devono cercare di fare del bene agli altri, semplicemente nel loro stesso interesse e penso che sia davvero necessario per gli australiani e per ogni Paese ricco capire che questo è diverso da qualsiasi altra cosa sia mai successa prima”.
Queste le tremende parole del Presidente maldiviano che sta preparando il mondo alla catastrofe da anni, da quando cioè chiede ai Paesi ricchi di fare qualcosa contro i mutamenti climatici, nel completo disinteresse generale. Già da tempo, come anche noi vi abbiamo riportato, il Governo sta utilizzando i propri fondi per acquistare nuove terre in cui far trasferire la propria gente, ma è evidente che non bastano, e per questo sta cercando un modo, seppur molto duro, per tentare di salvare il salvabile.
[Fonte: Treehugger]
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