Il riscaldamento globale è un fenomeno che ormai non si può più negare. C’è e si vede, e potrebbe rendersi ancora più evidente nei prossimi anni. Tempo fa, su queste pagine, discutemmo della possibilità di un aumento dei conflitti tra nazioni ricche e quelle povere a causa dell’innalzamento delle temperature in quanto, a causa della carestia e della siccità, sarebbero stati milioni gli sfollati che, per sopravvivere, avrebbero cercato riparo nelle nazioni industrializzate che hanno i mezzi per far fronte alle crisi. Oggi però una ricerca della Columbia University ha confermato tutto in modo più preciso.
I dati, confermati da un altro studio delle Nazioni Unite, dimostrano come all’aumentare di eventi estremi come il passaggio di El Nino (corrente oceanica che trasporta aria molto calda), raddoppi il rischio che scoppi di una guerra. Secondo quanto spiega l’Onu, in posti in cui già si vive allo stremo, in particolare in molte parti dell’Africa, il fenomeno del global warming potrebbe portare ad una “miscela diabolica”, per usare le parole di Ban-Ki moon, che porterà a migrazione e conflitti.
Secondo lo studio americano, pubblicato su Nature, le possibilità che scoppi un conflitto, che normalmente sono del 3% in questi Paesi poveri, aumentano al 6% in caso di peggioramento del clima, come è stato dimostrato nel Darfur o in Somalia negli ultimi 30 anni. Secondo gli storici, persino una delle prime guerre della storia umana, quella nell’Antico Egitto in cui un’intera dinastia fu rovesciata, scoppiò a causa di un periodo di siccità.
Sempre secondo i ricercatori della Columbia, negli ultimi 50 anni il 21% delle guerre scoppiate in tutto il mondo è dovuto ad eventi climatici estremi, ed anche se gli autori tendono a specificare che le motivazioni per cui scoppiano i conflitti sono anche sociali, economiche e politiche, ciò che vogliono dimostrare è che, in molti casi, il fenomeno del riscaldamento globale potrebbe rappresentare la scintilla che fa scoppiare un conflitto, e che forse è il caso di disinnescarla finchè siamo in tempo. Ma cosa ci aspetta per il futuro? Secondo altri scienziati dell’Università di Harvard, di Berkley e della Stanford, gli eventi climatici previsti per i prossimi 20 anni potrebbero portare ad un aumento dei conflitti nell’Africa sub-sahariana del 50%.