Il riscaldamento globale è probabilmente la peggior sciagura che poteva capitare all’umanità. A volte viene sottovalutato perché parlare di scioglimento di ghiacciai che non abbiamo mai visto e di innalzamento del livello dei mari di pochi centimetri può non fare la differenza per milioni di persone sulla Terra, e quindi se non abbiamo il disastro davanti agli occhi, siamo portati a non crederci o a pensare che tanto a noi non succederà mai. Ma non è così. Uno studio del Worldwatch Institute ha dimostrato che gli effetti del riscaldamento globale sono molto più concreti, e solo nello scorso anno si sono manifestati in quasi 900 catastrofi naturali.
Per la precisione, affermano nello studio i ricercatori dell’istituto internazionale, nel 2012 ci sono state 905 catastrofi, di cui 841 (il 93%) sono riconducibili ai cambiamenti climatici. Un danno che, in termini monetari, si traduce in circa 170 miliardi di dollari. Numeri che hanno stracciato il record dell’anno precedente. Per la metà si è trattato di tempeste, e poi ci sono i cosiddetti eventi idrologici come ad esempio le alluvioni, quelli climatologici come la siccità, ondate di freddo ed incendi, e geofisici come eruzioni di vulcani e terremoti. Quest’ultima categoria è l’unica non attribuibile ai cambiamenti climatici, e la dimostrazione che c’è qualcosa che non va è che mentre nel 1980 eruzioni dei vulcani e terremoti rappresentavano il 14% del totale dei disastri naturali, nel 2012 essi sono diventati solo il 7%, il che significa che è aumentato tutto il resto.
Il Paese più colpito sono gli Stati Uniti, mentre per quanto riguarda i Continenti, quello a cui è andata peggio è quello asiatico dove sono avvenuti più di un evento su tre (il 37%), seguiti dal Nordamerica (26%) dall’Europa (15%) in cui l’Italia risulta uno dei Paesi più colpiti, e poi Africa (11%), Oceania (6%) e Sudamerica (5%). Ma quante morti hanno provocato questi disastri? Per lo scorso anno se ne contano circa 9600, che secondo gli esperti sono persino poche se confrontate ai disastri ai quali siamo andati incontro. Sono state evitate chissà quante tragedie solo grazie al fatto che eravamo preparati e sono state prese contromisure adatte in tempo.
Il fenomeno che è peggiorato più di tutti, dicono dalla Munich Reinsurance Company, una delle compagnie assicurative che hanno partecipato allo studio per poter dare un valore monetario alla questione, riguarda la siccità. Mai come nel 2012 erano stati registrati così tanti danni legati al clima secco (circa il 28% dei danni totali, contro una media precedente del 7%) con il Midwest americano che è stato la zona più colpita con oltre 20 miliardi di dollari di danno in un solo anno.
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