Riscaldamento globale: le auto sono più dannose degli aerei. A dirlo è un recente studio coordinato da Jens Borken-Kleefeld e pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Environmental Science & Technology. Studio che non mancherà di far discutere e che solleva, a mio avviso, più di una perplessità.
La prima è che mentre l’era delle auto ecologiche è già arrivata con motori sempre meno inquinanti, la rivoluzione delle elettriche, l‘ibrido, nonché le misure restrittive, vedi ecopass, zone a traffico limitato, di aerei ecologici ne volano ben pochi, se si esclude quelli che utilizzano biocarburante, e anche lì ce ne sarebbe da dire, dal momento che il biocarburante rappresenta il paradosso dell’ecologia, o almeno quello di prima generazione. E se si escludono prototipi di aerei solari come lo Zephyr o il Solar Impulse di Piccard, non ancora pronti per il traffico su larga scala.
La seconda è quella che riguarda un altro dato diffuso dallo stesso studio, riferito ad un presunto effetto benefico delle navi nel rallentamento del riscaldamento globale.
I ricercatori affermano infatti che la navi sarebbero addirittura le migliori amiche dell’ambiente, anche se non credo si tratti di una definizione corretta, magari potevano definirle il male minore, dal momento che si tratta di una classifica sul minor impatto che vede primeggiare le navi, a discapito di aerei ed automobili.
Probabilmente la definizione è dovuta ad un beneficio a breve termine del traffico marittimo: le navi, secondo i dati diffusi dagli studiosi, provocherebbero infatti un calo delle temperature.
A lungo termine, invece, il surriscaldamento a loro imputabile è di 25 volte inferiore rispetto ad auto ed aerei. Ma da qui a definirle migliori amiche dell’ambiente ce ne passa. Sappiamo infatti come il traffico marittimo, soprattutto di petroliere, disturbi i grandi cetacei e metta a rischio le oasi marine, e come l’inquinamento provocato dallo sversamento di petrolio in mare o dal lavaggio delle cisterne tutto sia tranne che positivo per l’ecosistema marino.
Ad ogni modo, non erano questi i parametri scelti dagli studiosi, bensì l’incidenza, minore o maggiore, dei diversi mezzi di trasporto sull’aumento delle temperature. E pare che le navi abbiano la meno peggio così come gli aerei, rispetto alle auto:
Gli spostamenti in macchina emettono una quantità di biossido di carbonio per passeggero-chilometro più alta rispetto ai viaggi in aereo. Dal momento che il biossido di carbonio rimane più a lungo nell’atmosfera rispetto ad altri gas, le auto hanno un impatto, sul lungo termine, più nocivo. Le navi emettono anidride solforosa, alla base della formazione delle particelle di solfato nell’atmosfera. Queste particelle causano una diminuzione delle temperature, poiché riflettono nello spazio le radiazioni solari.
Agli aerei si rimproverano soprattutto conseguenze sul clima nel breve termine, anche se di durata inferiore a quelle causate dalle quattro ruote.
[Fonte: Ansa Ambiente&Energia]
Commenti (1)