L’aumento delle temperature porterà ad inverni sempre più freddi e rigidi con precipitazioni nevose. I cambiamenti più significativi si registreranno nell’emisfero Nord, nell’Europa Settentrionale, in Canada e negli Stati Uniti. A lanciare l’allarme è un gruppo di ricercatori dell’Atmospheric and Environmental Research (USA) che ha monitorato le temperature e la piovosità degli ultimi 20 anni.
Si legge nell’articolo apparso sulla rivista Environmental Research Letters, che negli ultimi 20 anni le temperature estive dell’Artico sono state molto più elevate che in passato e, anche se può sembrare strano, proprio questo ha determinato il raffreddamento climatico delle aree settentrionali. Le estati eccezionalmente calde al Polo Nord hanno aumentato l’umidità dell’emisfero Nord che, di conseguenza, ha incrementato le precipitazioni nevose. Questo ha determinato una variazione nel sistema di pressione atmosferica, noto come Oscillazione Artica, che regola il clima nell’emisfero. Non dobbiamo quindi stupirci se nel Sud del mondo e in Italia la temperatura, al contrario, è aumentata in inverno.
[Fonte: Ansa]
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