Gli effetti del riscaldamento globale in futuro potrebbe essere modificati in modo significativo dai movimenti dell’aria a livello locale nelle aree montuose. E’ quanto si apprende in un recente studio pubblicato dall’International Journal of Climatology.
Sulla base di un aumento della temperatura regionale di circa 5 gradi previsto nell’Oregon occidentale entro il 2100, gli scienziati dicono che alcune aree, come le cime montuose, potrebbero aumentare fino a 14 gradi in alcuni momenti, mentre l’ondata di aria fredda invaderebbe le valli sottostanti.
“Anche se le previsioni per i cambiamenti della temperatura media sono esatti, si è indagato molto poco su ciò che questo può significare in determinate posizioni e situazioni”, ha dichiarato Chris Daly, professore di Geoscienze alla Oregon State University.
“Abbiamo riscontrato che c’è un’enorme disparità negli effetti del riscaldamento globale a livello locale. Alcuni luoghi saranno molto più caldi rispetto alla media, mentre altri nelle immediate vicinanze lo saranno molto di meno, con relative conseguenze per la loro ecologia, le specie vegetali e gli animali che vi vivono.”
La presenza di montagne ed i dati climatici a lungo termine nella HJ Andrews Forest vicino a Blue River, in Oregon, hanno fornito agli studiosi un modello per studiare il fenomeno. In generale, la temperatura diminuisce salendo di quota, ma non necessariamente in montagna. Alcune creste nell’Andrews HJ sono abitualmente più calde rispetto alle valli sottostanti, specialmente di notte e durante l’inverno, perchè l’aria fredda si scarica lungo i fianchi della montagna formando ammassi di aria fredda.
La formazione di masse fredde è più marcata quando le condizioni meteorologiche sono serene. Dal momento che la zona di alta pressione che interessa la California garantisce molti giorni sereni si prevede che nel Pacifico nord-occidentale si potrà riscontrare un aumento di aria fredda nelle valli sormontate da montagne. Ciò potrebbe portare al surriscaldamento amplificato sui crinali di alcuni gradi superiore rispetto alla temperatura nelle valli. Con tutto quello che ne consegue per le specie animali e le persone che abitano nelle valli, sempre più fredde, che saranno portati a spostarsi, paradossalmente sulle montagne, più calde.
[Fonte: Christopher Daly, David R. Conklin, Michael H. Unsworth, ‘Local atmospheric decoupling in complex topography alters climate change impacts’, International Journal of Climatology, September 2009; doi: 10.1002/joc.2007]
Andreabont 28 Aprile 2010 il 11:42 pm
5 gradi in 100 anni… considerando come stanno andando le cose posso fortemente dubitarne… è una ipotesi abbastanza estremista e pessimista… diciamo il “caso peggiore” ma anche quello con minor probabilità di avvenire.
Paola Pagliaro 30 Aprile 2010 il 12:03 pm
io credo ci siano troppe variabili per determinare con esattezza l’aumento di temperatura… questa ricerca è molto interessante proprio perchè fa capire come non si possa dire semplicemente: tra cento anni in tutto il mondo le temperature aumenteranno ovunque di tot gradi…. bisogna valutare le variabili zona per zona….
Marco Mancini 29 Aprile 2010 il 11:54 am
vuoi correre il rischio? 😉